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Condominio - L'amministratore
(Sentenze pronunciate, nell'anno 2011, tutte dalla Cassazione Civile e Penale)
 Parti e argomenti della scheda: 
Con queste massime dell'anno 2011 i giudici si pronunciano sull'amministratore del condominio, sui suoi doveri, sulle responsabilità, sui compensi, sulla nomina di un consulente esterno, e sulla privacy nei confronti dei singoli condomini.
  1. Condominio, amministratore, legittimazione passiva, resistenza in giudizio
  2. Condominio, infiltrazioni, amministratore, nomina CTU
  3. Se il parapetto è troppo basso e il portiere muore cadendo dalle scale, la responsabilità è dell'amministratore
  4. L'amministratore di condominio può invitare un avvocato condomino a rimuovere la targa dello studio professionale dal muro del palazzo
  5. Il credito dell'amministratore deve essere provato
  6. Condominio, rappresentazione processuale, amministratore
  7. Condominio, riservatezza, dati personali
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  1. Condominio, amministratore, legittimazione passiva, resistenza in giudizio. In applicazione dell'art. 1131 co. 2 c.c., la legittimazione passiva dell'amministratore del condominio a resistere in giudizio, esclusiva o concorrente con quella dei condomini, non incontra limiti e sussiste anche in ordine alle azioni di natura reale relative alle parti comuni dell'edificio, promosse contro il condominio da terzi o anche dal singolo condomino. In tal caso, l'amministratore ha il solo obbligo, di mera rilevanza interna e non incidente sui suoi poteri rappresentativi processuali, di riferire all'assemblea, con la conseguenza che la sua presenza in giudizio esclude la necessità del litisconsorzio nei confronti di tutti i condomini. Cassazione civile sezione II sentenza 27 dicembre 2011 n. 28942

  2. Condominio, infiltrazioni, amministratore, nomina CTU, legittimità. Rientra tra le attribuzioni dell'amministratore di un condominio quella di nominare un tecnico al fine di valutare la natura e l'esatta provenienza (se provocate da beni comuni o di proprietà di un singolo condomino) delle infiltrazioni verificatesi nell'unità immobiliare di un condomino. Cassazione civile sezione II, sentenza 14.09.2011 n. 18795
  3. Se il parapetto è troppo basso e il portiere muore cadendo dalle scale, la responsabilità è dell'amministratore di condominio che ha violato le norme antinfortunistiche. In tema d'infortuni sul lavoro, il principio d'affidamento va contemperato con il principio di salvaguardia degli interessi del lavoratore "garantito" dal rispetto della normativa antinfortunistica; ne consegue che il datore di lavoro, garante dell'incolumità personale dei suoi dipendenti, è tenuto a valutare i rischi ed a prevenirli, e non può invocare a sua discolpa, in difetto della necessaria diligenza, prudenza e perizia, eventuali responsabilità altrui. Cassazione penale quarta sezione sentenza 1 giugno 2011 n. 22239
  4. L'amministratore di condominio può invitare un avvocato condomino a rimuovere la targa dello studio professionale dal muro del palazzo. L'amministratore di condominio può invitare un avvocato condomino a rimuovere la targa dello studio professionale dal muro del palazzo. In questo caso, infatti, egli esercita solo i poteri che gli sono conferiti dalla legge senza che la sua lettera possa configurare un atto di turbativa del diritto, qualora egli abbia agito, secondo ragionevole interpretazione, nell'ambito dei poteri-doveri di cui agli artt. 1130 e 1133 c.c..  Cassazione civile seconda sezione sentenza 11 maggio 2011 n. 10347
  5. Il credito dell'amministratore deve essere provato. In materia di deliberazione di assemblea condominiale, l'approvazione del rendiconto ha valore di riconoscimento di debito in relazione alle sole poste passive specificamente indicate. Pertanto, l'approvazione di un rendiconto di cassa che presenti un disavanzo tra uscite e entrate, non implica che, per via deduttiva, possa ritenersi riconosciuto il fatto che la differenza sia stata versata dall'amministrazione utilizzando denaro proprio, ovvero che questi sia comunque creditore del condominio per l'importo corrispondente, atteso che la ricognizione di debito, sebbene possa essere manifestata anche in forma non espressa, richiede pur sempre un atto di volizione su di un oggetto specificamente sottoposto all'esame dell'organo collettivo, chiamato a pronunciarsi su di esso. Cassazione civile seconda sezione sentenza 9 maggio 2011 n. 10153
  6. Condominio, rappresentazione processuale, amministratore. L'amministratore del condominio, potendo essere convenuto nei giudizi relativi alle parti comuni ma essendo tenuto a dare senza indugio notizia all'Assemblea della citazione e del provvedimento che esorbiti dai suoi poteri, ai sensi dell'art. 1131 c.c., commi 2 e 3, può costituirsi in giudizio e impugnare la sentenza sfavorevole senza la preventiva autorizzazione dell'assemblea, ma deve, in tale ipotesi, ottenere la necessaria ratifica del suo operato da parte dell'assemblea stessa, per evitare la pronuncia di inammissibilità dell'atto di costituzione ovvero di impugnazione. Cassazione civile, sez. II, sentenza 31.01.2011 n. 2179

  7. Condominio, riservatezza, dati personali, affissione bacheca debitori, illegittimitàL’affissione nella bacheca dell'androne condominiale del dato personale concernente le posizioni di debito del singolo condomino va al di là della giustificata comunicazione dell'informazione ai soggetti interessati nell'ambito della compagine condominiale; tale affissione, infatti, avvenendo in uno spazio accessibile al pubblico, non solo non è necessaria ai fini dell'amministrazione comune, ma, soprattutto, si risolve nella messa a disposizione di quei dati in favore di una serie indeterminata di persone estranee e, quindi, in una indebita diffusione, come tale illecita e fonte di responsabilità civile. Cassazione civile, sez. II, ordinanza 04.01.2011 n. 186
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