Giurisprudenza
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Beni culturali e ambientali - Boschi e piani urbanistici
(Sentenze pronunciate nell'anno 2011 della Cassazione, del Consiglio di Stato e del TAR)
 Parti e argomenti della scheda:
Le massime visualizzabili in questa pagina, relative all'anno 2011, riguardano la giurisprudenza sulle aree boscate, su che cosa bisogna intendere, secondo la legge, per bosco, e alcune pronunce sui piani urbanistici. 
  1. Area boscata e aree assimilate - Definizione
  2. Area boscata e aree assimilate - Macchia mediterranea
  3. Piano Urbanistico Territoriale Tematico della regione Puglia
  4. Diritto urbanistico - SIC (siti di interesse comunitario)
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  1. Area boscata e aree assimilate - Definizione - Riferimenti normativi. La qualificazione di una zona come area boscata é rilevante ai fini della disciplina paesaggistica in quanto rientrante tra i beni soggetti a tutela in base alla legge, perché rientranti tra quelli individuati dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142, comma 1, segnatamente, dalla lettera g) che contempla "i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dal Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 227, articolo 2, commi 2 e 6".Il Decreto Legislativo 18 maggio del 2001, n. 227 articolo 2, comma 6 fornisce, a sua volta, una definizione di bosco ed assimila al bosco altre aree. Ciò posto si osserva che il bosco, così come definito, é caratterizzato dalla presenza di vegetazione e da un'estensione minima, mentre per le radure e le altre superfici che interrompono il bosco, rientranti tra le "aree assimilate", é previsto un limite massimo di estensione superato il quale viene meno l'assimilazione. Dette aree vengono, appunto, assimilate al bosco perché non posseggono le caratteristiche indicate nella definizione. Le radure, in particolare, presentano, evidentemente, l'assenza di vegetazione del tipo di quella che caratterizza il bosco altrimenti, come le altre aree indicate, non potrebbero interromperlo. Tale distinzione, peraltro, ha un senso evidente con riferimento alla tutela che la legge intende assicurare ad aree di particolare pregio paesistico che non sarebbe giustificata per superfici estranee, per caratteristiche, ai boschi ed alle foreste. (conferma sentenza emessa il 25/11/2009 dalla Corte d'Appello di Lecce).  Pres. Ferrua - Est. Ramacci - P.M. Passacantando - Ric. Tu. Al. Gi. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 10 marzo 2011, n. 9690

  2. Area boscata e aree assimilate - Macchia mediterranea - Distinzione tra "macchia alta" e "macchia bassa" - Irrilevanza. Non spetta al proprietario dell'area procedere ad una soggettiva valutazione delle caratteristiche della vegetazione al fine di individuarne la riconducibilità alla definizione di "macchia mediterranea". La formulazione letterale della definizione di cui al Decreto Legislativo 18 maggio del 2001, n. 227, fa rientrare nella nozione di bosco sia la vegetazione arborea, sia la macchia mediterranea come tale, indipendentemente dal suo carattere arboreo o arbustivo (Sez. 3, n. 1874, 23 gennaio 2007), sicché non si dovrebbe più distinguere tra "macchia alta", di predominanza arborea, e "macchia bassa", di natura arbustiva (contra Sez. 3 n. 6011, 14 dicembre 2001 e n. 48118, 4 novembre 2011). (conferma sentenza emessa il 25/11/2009 dalla Corte d'Appello di Lecce).  Pres. Ferrua - Est. Ramacci - P.M. Passacantando - Ric. Tu. Al. Gi. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 10 marzo 2011, n. 9690
  3. Piano Urbanistico Territoriale Tematico della regione Puglia (PUTT/P) - Natura di intervento di pianificazione a carattere generale - Efficacia. Il Piano Urbanistico Territoriale Tematico della regione Puglia (PUTT/P) è riconducibile alla categoria dei piani urbanistico territoriali con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali e, pertanto, costituisce un intervento di pianificazione a carattere generale efficace su tutto il territorio regionale, non limitato alle aree e ai beni elencati nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1997, articolo 82, comma 5, ovvero alle aree già sottoposte a uno specifico vincolo paesistico (Sez. 3, n. 42916, 11 novembre 2009; Sez. 3, n. 41078, 6 novembre 2007). (conferma sentenza emessa il 25/11/2009 dalla Corte d'Appello di Lecce). Pres. Ferrua - Est. Ramacci - P.M. Passacantando - Ric. Tu. Al. Gi.  CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 10 marzo 2011, n. 9690
  4. DIRITTO URBANISTICO - SIC (siti di interesse comunitario) - Permesso di costruire - Valutazione di incidenza - D.P.R. n. 357/1997. La valutazione di incidenza prevista dal D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 per gli interventi da eseguirsi nelle zone individuate come SIC (siti di interesse comunitario) avendo ad oggetto l'analisi dei possibili effetti che gli interventi medesimi possono avere su detti siti con riferimento agli obiettivi di conservazione, deve necessariamente precedere il rilascio del titolo abilitativo edilizio del quale costituisce requisito di efficacia. (conferma ordinanza emessa i16/7/2010 dal Tribunale di Salerno) Pres. Ferrua, Est. Ramacci, Ric. Stanzione. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 9/03/2011 (Cc. 24/02/2011) Sentenza n. 9308


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