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Edilizia - Ristrutturazioni, ricostruzioni, manutenzioni, ruderi
(Sentenze pronunciate nell'anno 2008 della Cassazione, del Consiglio di Stato e del TAR)
 Parti e argomenti della scheda: 
I giudici si pronunciano, con queste massime dell'anno 2008, sulle ristrutturazioni edilizie, come pure sulle demolizioni e sulle ricostruzioni degli edifici, sulle manutenzioni e sulle trasformazioni, sui ruderi. Su che cosa, in tutti i casi esaminati, sia ammesso dalla normativa vigente e come procedere. Tutte le sentenze riguardano il diritto urbanistico.
  1. Ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) - Ampliamento dell'edificio esistente
  2. Concetto di ristrutturazione - Ruderi - Esclusione
  3. Ristrutturazione edilizia - Nozione - Connessione finalistica delle opere eseguite
  4. Intervento di ristrutturazione edilizia - Presupposti - Interventi edilizi su ruderi o edifici demoliti
  5. Ristrutturazione ed ampliamento - Nozione e differenza
  6. Ristrutturazione di un immobile - Concessione edilizia
  7. Ristrutturazione di un immobile - Violazione delle prescrizioni 
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  1. Ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) - Ampliamento dell'edificio esistente - Modifica dell'originaria sagoma - Permesso di costruire o denuncia di inizio di attività - Necessità - Art.3 c. l lett. b TU 380/2001. Ai sensi dell'art.3 c.l lett.b TU 380/2001 è da considera intervento di ristrutturazione edilizia la demolizione di un fabbricato e la sua ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente. Tale condizione, tuttavia, non può considerarsi rispettata nel caso in cui il nuovo manufatto abbia una estensione volumetrica maggiore di quello abbattuto. Di conseguenza l'intervento, di ampliamento dell'edificio esistente all'esterno della sua originaria sagoma, è da qualificarsi come nuova costruzione per il disposto dell'art.3 c.l sub 3 del TU. Pertanto, tale intervento, se assistito da previa pianificazione di dettaglio potrebbe essere effettuato, a scelta discrezionale degli interessati, con permesso di costruire o denuncia di inizio di attività. Pres. Onorato, Rel. Squassoni, Ric. Amato ed altro. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 24/09/2008 (Ud. 08/07/2008), Sentenza n. 36565

  2. Concetto di ristrutturazione - Ruderi - Esclusione. Il concetto di ristrutturazione postula necessariamente la esistenza di un manufatto da riedificare e consolidare dotato di mura perimetrali, strutture orizzontali e copertura per cui i ruderi, che non possiedono tali elementi, sono da considerarsi una area non edificata (Cass. Sez. 3 sentenza 20776/2006). Pres. Onorato, Rel. Squassoni, Ric. Verdi. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 24/09/2008 (Ud. 8/07/2008), Sentenza n. 36542
  3. Ristrutturazione edilizia - Nozione - Connessione finalistica delle opere eseguite - Art. 3, I c. - lett. d), del T.u. n. 380/2001 - come modificato dal D.Lgs 27.12.2002, n. 301. L'art. 3, I comma - lett. d), del T.u. n. 380/2001 - come modificato dal D.Lgs 27.12.2002, n. 301 - definisce interventi di ristrutturazione edilizia quelli "rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti". La ristrutturazione edilizia non è vincolata, pertanto, al rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell' edificio esistente e differisce sia dalla manutenzione straordinaria (che non può comportare aumento della superficie utile o del numero delle unità immobiliari, né modifica della sagoma o mutamento della destinazione d'uso) sia dal restauro e risanamento conservativo (che -non può modificare in modo sostanziale l'assetto edilizio preesistente e consente soltanto variazioni d'uso "compatibili" con l'edificio conservato). La stessa attività di ristrutturazione, del resto, può attuarsi -attraverso una serie di interventi che, singolarmente considerati, ben potrebbero ricondursi agli altri tipi dianzi enunciati. L'elemento caratterizzante, però, è la connessione finalistica delle opere eseguite, che non devono essere riguardate analiticamente ma valutate nel loro complesso al fine di individuare se esse siano o meno rivolte al recupero edilizio dello spazio attraverso la realizzazione di un edificio in tutto o in parte nuovo. Pres. De Maio, Rel. Fiale, Ric. Altarozzi ed altri. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 19/09/2008 (Ud. 14/05/2008), Sentenza n. 358979

  4. Intervento di ristrutturazione edilizia - Presupposti - Interventi edilizi su ruderi o edifici demoliti - Natura - Nuova costruzione. In tanto può attuarsi un intervento di ristrutturazione edilizia (di demolizione e ricostruzione) in quanto esista un organismo edilizio dotato di mura perimetrali, strutture orizzontali e copertura in stato di conservazione tale da consentire la sua fedele ricostruzione. Non è, invece, ravvisabile siffatto intervento nei confronti di ruderi o edifici da tempo demoliti, attesa la mancanza di elementi sufficienti a testimoniare le dimensioni e le caratteristiche dell’edificio da recuperare (CdS, IV, 15.9.2006 n. 5375). In quest’evenienza, invero, si configura un intervento di nuova costruzione, assoggettato ai limiti stabiliti dalla vigente disciplina urbanistica (TAR Catanzaro, II, 4.12.2007 n. 1934; Veneto, II, 29.6.2006 n. 1944). Pres. f.f. ed Est. Rovis - G.M. e altro (avv.Michelon) c. Comune di Baone (n.c.). T.A.R. VENETO, Sez. II - 5 giugno 2008, n. 1667

  5. Ristrutturazione ed ampliamento - Nozione e differenza - Manufatto che subisce il crollo delle pareti - Qualificazione urbanistica - Fattispecie. Un manufatto che subisce il crollo delle sue pareti, (nella specie, una baracca di lamiera di circa mc 32, - di per sé non definibile come manufatto destinato ad abitazione), non può essere più considerato un “edificio esistente”, e pertanto non consente la realizzazione di edifici ex novo in base al principio della ristrutturazione edilizia, che si caratterizza per la riedificazione che comporti “la piena conformità di sagoma, volume e superficie tra il vecchio e il nuovo manufatto”, ciò che per definizione va escluso quando si discuta di un ampliamento di cubatura dell’edificio. Fattispecie: divieto di realizzazione di una villetta in sostituzione della precedente baracca destinata al ricovero degli attrezzi. Pres. Trotta - Est. Maruotti - Piffer (avv.ti Tasin e Romagnoli) c. Comune di Cimone avv.ti Dalbosco e Reggio D’Aci), (conferma Tribunale Regionale per la giustizia amministrativa per la Provincia di Trento, 27 giugno 2007, n. 123). CONSIGLIO DI STATO, Sez. IV, 10/04/2008 (Ud. 05/02/2008), Decisione n. 1550

  6. Ristrutturazione di un immobile - Concessione edilizia - Legittimazione ad agire del privato confinante - Completamento dell'opera - Fondamento - Eccezione di tardività - Limiti. La legittimazione ad agire del privato confinante si configura solo con il completamento dell'opera (nel corso della quale sono sempre possibili una serie di varianti) potendo questi, solo in tale momento, compiutamente valutare se gravarsi o meno in sede giurisdizionale. L'eccezione di tardività, essendo destinata ad incidere sul fondamentale diritto alla tutela giurisdizionale, postula una prova rigorosa che deve essere fornita dalla parte che la formula. Sicché, è da escludere che il privato confinante debba seguire giorno per giorno i lavori che si svolgono sul fondo finitimo perché in relazione ad ogni step dell'attività edificatoria decorrerebbe un autonomo termine di impugnazione. Pres. Marchitiello - Est. Russo - Comune di Cesenatico (Avv. Graziosi) c. Fusconi (Avv.ti Rossi e Onofri) ed altro (conferma TAR per l’Emilia Romagna, sede di Bologna, sez. II,, n. 373/2000 del 17.03.2000). CONSIGLIO DI STATO Sez. V, 6/02/2008 (C.c.. 18/12/2008), Sentenza n. 322
  7. Ristrutturazione di un immobile - Violazione delle prescrizioni - Vincolo di facciata dell'edificio - Vietata immutazione - Recupero di superfici - Superfetazione soggetta a demolizione - Pregiudizio per il vicino - Interesse ad agire - Sussistenza. La ristrutturazione di un immobile in violazione delle prescrizioni, contenute in concessione edilizia, comporta un pregiudizio e quindi l'interesse ad agire, per il confinante. (Nella specie, la violazione della prescrizione riguardava il vincolo di facciata nonché un non consentito recupero di superfici - da una superfetazione soggetta a demolizione). Pres. Marchitiello - Est. Russo - Comune di Cesenatico (Avv. Graziosi) c. Fusconi (Avv.ti Rossi e Onofri) ed altro (conferma TAR per l’Emilia Romagna, sede di Bologna, sez. II,, n. 373/2000 del 17.03.2000). CONSIGLIO DI STATO Sez. V, 6/02/2008 (C.c.. 18/12/2008), Sentenza n. 322
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