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Riscaldamento
dei locali interni dell’amministrazione è un servizio pubblico. Sono
indifferentemente servizi pubblici locali, ai sensi dell’art. 112,
T.U.E.L. n.
267/2000, quelli di cui i cittadini usufruiscano uti singuli e come
componenti
la collettività, purché rivolti alla produzione di beni e utilità per
obiettive
esigenze sociali.
Consiglio
di Stato, sez. V, sentenza 22.12.2005, n. 7345
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Condominio
minimo: sulle spese si applica la disciplina del condominio. La
disciplina del condominio, pure in ordine alle spese, è applicabile ad
ogni tipo di condominio, anche a
quelli c.d. “minimi”, composti cioè da due soli partecipanti, ad
esclusione
solamente delle norme procedimentali sul funzionamento dell’assemblea
condominiale, che resta pertanto regolato dagli artt. 1104 ss. cod.
civ. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 22.06.2005, n. 13371
- Indennità
di sopraelevazione grava sul proprietario della colonna d'aria
soprastante. In
tema
di condominio, l'indennità di cui all'art. 1127, ultimo comma, c.c.
trova il
fondamento nella considerazione che, per effetto della sopraelevazione,
il
proprietario dell'ultimo piano aumenta, a scapito degli altri
condomini, il
proprio diritto sulle parti comuni dell'edificio, dal momento che tali
diritti,
in base all'art. 1118, 1° comma, c.c., è proporzionato al valore del
piano o
porzione di piano che gli appartiene ed è evidente che tale valore
viene
aumentato per effetto della sopraelevazione.
Un titolo il quale dovesse attribuire al proprietario
dell'ultimo piano o del lastrico di copertura la proprietà esclusiva
della
colonna d'aria soprastante l'edificio condominiale non è idoneo, in
considerazione della impossibilità dell'oggetto, ad escludere l'obbligo
di
pagamento della indennità prevista per la sopraelevazione. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 16.06.2005, n. 12880
- Parcheggi
in eccedenza rispetto allo spazio minimo richiesto dalla legge. I
parcheggi realizzati in eccedenza rispetto allo spazio minimo richiesto
dalla
legge (art. 18 della legge 6 agosto 1967, n. 765) non sono soggetti a
vincolo
pertinenziale a favore delle unità immobiliari del fabbricato;
conseguentemente, l’originario proprietario-costruttore del fabbricato
può
legittimamente riservarsi, o cedere a terzi, la proprietà di tali
parcheggi,
nel rispetto del vincolo di destinazione nascente da atto
d’obbligo. Cassazione,
SS.UU. civili, sentenza 15.06.2005, n. 12793
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Antenna
televisiva: i limiti al diritto di installazione sulla proprietà
condominiale. Il
diritto del singolo condomino di installare l'antenna di ricezione
televisiva
sulla proprietà comune o esclusiva di altri condomini deve intendersi
condizionato alla impossibilità per l'utente dei servizi
radiotelevisivi di
utilizzare spazi propri. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 06.05.2005, n. 9393
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Decoro
architettonico dell'edificio
- Zanzariera - Installazione sul balcone di proprietà esclusiva -
Divieto -
Condominio - Delibera condominiale.
In materia di condominio di edifici, le norme del
regolamento di natura contrattuale possono prevedere limitazioni ai
diritti dei
condomini, nell'interesse comune, sia relativamente alle parti comuni,
sia
riguardo al contenuto del diritto dominicale sulle parti di loro
esclusiva
proprietà. Ne consegue che é valida la delibera condominiale che vieti
ad un
condomino l'installazione sul balcone di sua proprietà esclusiva di una
“zanzariera” che, per le sue caratteristiche (nel caso, formata da
telaio in
alluminio installato lungo il perimetro esterno del balcone
dell'appartamento)
risulti immediatamente visibile dall'esterno, e lesiva del decoro
architettonico dell'edificio. Presidente V. Calfapietra, Relatore V.
Mazzacane.
Corte di Cassazione Civile Sez. II, 29/04/2005,
Sentenza n. 8883
- Regolamento
condominiale: disposizioni di natura regolamentare e contrattuale. Il
regolamento di condominio c.d. contrattuale può contenere anche solo
disposizioni di natura regolamentare (disciplinanti cioè l'uso delle
parti
comuni dell'edificio condominiale), dall'assemblea modificabili con la
maggioranza dei consensi prescritta dall'art. 1136 cod. civ.
Laddove peraltro il regolamento contempli (anche) clausole di natura
contrattuale (che pongano cioè nell'interesse comune limitazioni ai
diritti dei
condomini, sia relativamente alle parti comuni sia riguardo al
contenuto del
diritto dominicale sulle parti di loro esclusiva proprietà), queste
sono
modificabili soltanto con il consenso unanime dei partecipanti alla
comunione.
Va annullata la
deliberazione assembleare che autorizza uno dei condomini a collocare
sul
balcone del suo appartamento una caldaia per il riscaldamento autonomo,
atteso
il divieto di utilizzazione dei balconi per collocarvi elettrodomestici
- tale
anche la caldaia in questione dovendo considerarsi - prescritto da una
clausola, di natura sicuramente contrattuale, del regolamento
condominiale. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 20.04.2005, n. 8216
- Condominio:
nozione può riguardare anche costruzioni adiacenti orizzontalmente.
La
configurabilità della nozione di condominio in senso proprio non
riguarda
solamente agli edifici che si estendono in senso verticale, ma si può
applicare
anche ai corpi di fabbrica adiacenti orizzontalmente (come in
particolare
proprio le case "a schiera"), che possono essere dotati di strutture
portanti e di impianti essenziali comuni, come quelli che sono elencati
nell'art. 1117 cod. civ., se il contrario non risulta dal
titolo. Anche in edifici in cui manchi uno stretto nesso
strutturale, materiale e funzionale, l'ipotesi della "condominialita’"
non puo’ essere senz'altro esclusa, neppure per un insieme di edifici
"indipendenti".
Tale conclusione si ricava dagli art. 61 e 62 disp. att. cod. civ., che
consentono lo scioglimento del condominio nel caso in cui "un gruppo di
edifici...si possa dividere in parti che abbiano le caratteristiche di
edifici
autonomi", pur quando "restano in comune con gli originare
partecipanti alcune delle cose indicate dell'articolo 1117 del codice":
dal che si desume che e’ permessa la costituzione ab origine di un
condominio
di fabbricati a sé stanti, aventi in comune soltanto alcuni elementi, o
locali, o
servizi, o impianti "condominiali".
In caso di complessi immobiliari che
comprendono
più edifici, anche se "autonomi", è rimesso all'autonomia privata se
dare luogo alla formazione di un unico condominio, oppure di distinti
condomini
per ogni edificio, cui si affianca, in tal caso, un
"supercondominio". Cassazione,
sez. II, sentenza 18.04.2005, n. 8066
- Alloggio
del portiere all'interno del condominio: presunzione di proprietà comune. In
tema
di parti dell'edificio condominiale, adibite ai sensi dell'art.
nell'art. 1117
n. 2 c.c. ad alloggio del portiere, deve accertarsi se l'atto, che nel
caso
concreto li sottrae alla presunzione di proprietà comune, contenga
anche la
risoluzione o il mantenimento del vicolo di destinazione derivante
dalla loro
natura, configurandosi, nel secondo caso, l'esistenza di un vincolo
obbligatorio propter rem fondato su una limitazione del diritto del
proprietario, che è suscettibile di trasmissione in favore dei
successivi
acquirenti dei singoli appartamenti anche in mancanza di
trascrizione. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 25.03.2005, n. 6474
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Ascensore
condominiale: i criteri per la ripartizione delle spese. È
legittimo
il criterio di ripartizione delle spese di conservazione e manutenzione
dell'ascensore condominiale in conformità a quanto stabilito dall'art.
1124
Cod. Civ. con riferimento alle scale condominiali, secondo cui le spese
sono
ripartite fra i condomini, per metà in ragione del valore dei singoli
piani o
porzioni di piano, e per l’altra metà in misura proporzionale
all’altezza di
ciascun piano dal suolo.
L'applicazione della suddetta norma è in via analogica,
in virtù della medesima ratio, alla fattispecie avente ad oggetto
l'ascensore,
per la cui disciplina manca una specifica disciplina. Cassazione,
sez. II civile, sentenza 17.02.2005 n. 3264
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