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Il pane aumenta
continuamente di prezzo anche se la farina, il principale suo
ingrediente, non abbia costi tanto esagerati come potrebbe sembrare. E'
pur vero che esiste la lavorazione, l'energia per io forno e il
trasporto, oltre che i guadagni dei vari passaggi intermedi, ma si può
provare a diminuirne il consumo di pane seguendo una dieta che non
diminuisca affatto i carboidrati.
I
carboidrati sono presenti quasi in ogni alimento e sono necessari per
la dieta umana. Però il loro costo varia a seconda di che cosa si
acquisti per cibo. E' il caso del pane e della pasta. Entrambi i
prodotti sono fabbricati con acqua e farina. Poco altro. La procedura
varia per quel che riguarda l'aspetto finale di essi, ma nulla di
differente se andiamo a misurare la quantità, appunto, di carboidrati
che contengono. In particolare 100 grammi di pane contengono 62,14
grammi di carboidrati, e 100 grammi di pasta contengono 73,9 grammi di
carboidrati. Per quel che riguarda i sali minerali e le vitamine, le
differenze sono minime. Come pure per gli altri principi nutritivi,
ossia le proteine e i grassi. Dunque come ci si comporta se si vuole
risparmiare? Basta aumentare il primo piatto di pasta di un certo
quantitativo e diminuire l'apporto di pane nel nostro organismo.
Il
risparmio potrebbe sembrare non consistente, ma se si considera il
numero di persone a tavola, i giorni nel mese in cui si consuma pasta e
pane, si avrà, alla fine, che anche pochi euro possono essere utili
nell'economia domestica. Ancor più che, in questa maniera, nessuno
soffre di nulla. E senza valutare che il costo del pane varia anche di
parecchio nelle singole zone d'Italia, mentre il prezzo della
pasta è quasi simile dovunque.
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