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Pitturazioni e pulizie: muffa sulle pareti, come rimediare a basso costo
Contro la muffa sulle pareti, quelle macchie scure e sgradevoli non solo alla vista, esistono varie tipologie di rimedio. Da quelle che agiscono sull'isolamento delle pareti interessate, a quelle che evitano il vaporo acqueo. Infine le altre meno costose che tentano di porre un freno alle efflorescenze con la pitturazione. Ma quale materiale, in questo caso, bisogna usare?

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Il problema della condensa
La muffa sulle pareti, lo abbiamo detto anche in altre pagine di questa sezione, si genera per la concomitanza di alcune circostanze. Esso sono:
  1. l'umidità relativa dell'aria interna, ossia la quantità di acqua sotto forma di vapore che è in sospensione nell'aria alla data temperatura dell'ambiente;
  2. la temperatura dell'aria nell'ambiente interessato;
  3. la temperatura della superficie dove si manifesta la muffa, ossia la differenza di temperatura tra la superficie esterna e quella interna della stessa parete.
Quando l'umidità nell'aria supera un certo valore, che dipende dalla temperatura, (più essa è elevata e maggiore sarà l'umidità che l'aria è capace di trattenere sotto forma di vapore), allora si genera l'effetto condensa. Essa si deposita sulla parete più fredda dell'ambiente. Per capire il fenomeno fisico basta osservare i vetri delle finestre, nella parte interna. D'inverno è facile che si formi su di essi la condensa. Difatti l'umidità diviene condensa, acqua, nel momento in cui la temperatura si abbassa.
Con l'andare del tempo l'umidità condensata sulla superficie di un muro diviene muffa e si espande sempre più perché si tratta di microrganismi che infettano le zone circostanti e sempre più interne allo spessore, dove vi sono spazi liberi da occupare. Per questa ragione le pareti ammuffite divengono sempre più scure.
 
Come rimediare a basso costo
Il rimedio che si illustra in questa pagina è qualcosa che costa poco e che si può mettere in pratica senza chiamare operai specializzati: basta un po' di buona volontà e un solo materiale.
Si tratta di ripitturare la zona, meglio se tutta la parete interessata dalla muffa, con lo smalto all'acqua, come ce ne sono di svariate qualità oggi e che sono molto igienici. Si adoperano anche nelle sale degli ospedali e hanno un solo inconveniente. Mostreranno, alla fine, una superficie un tantino lucida, Ma anche altri tipi di materiali per finiture sono così nel loro aspetto, perciò non c'è da lamentarsi.
Prima di tutto bisogna pulire per bene la zona ammuffita, passandoci uno straccio umido ed eliminando il più possibile le macchie scure. Questo perché lo smalto, a meno che non si usi un colore non chiaro, difficilmente riesce a coprire ciò che si evidenzia dal fondo. Le macchie si vedrebbero parzialmente anche dopo l'intervento.
Dopo lo straccio si può usare la carta vetrata e anche la candeggina vaporizzata di cui si parla in un'altra pagina di questa stessa sezione. Solo dopo sarà possibile usare lo smalto all'acqua, che cioè è come una normale pittura per pareti, basta aggiungere un certo quantitativo di acqua e spanderlo con un pennello.
Si possono ripetere tutte le operazione, naturalmente senza passare alla successiva e poi tornare indietro. Anche più mani di smalto possono essere utili. Difatti questa tinta non cola, se non raramente, si distribuisce molto bene, non puzza e non lascia i cosiddetti baffi sui muri. Il costo è leggermente superiore a una normale tinta per pitturazioni interne. Ma ne vale la pena.

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