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Un
vetro che chiude
un'anta di una finestra o di un balcone, ma anche la parte superiore di
una porta o una zona di un mobile, si è rotto. Bisogna sostituire
subito l'elemento dell'infisso e non abbiamo alcuna intenzione o la
possibilità di far intervenire un artigiano vetraio o un falegname. Si
può procedere con il fai da te? E che cosa bisogna considerare? Quali
attrezzi occorrono?
Non è difficile sostituire un vetro rotto, a patto che si sappia come
fare.
Occorre
dotarsi soprattutto di un metro del tipo rigido, il quale meglio degli
altri riesce a prendere misure precise e di una cartuccia di silicone,
con relativa pistola nel caso che non sia spalmabile da un tubetto. Poi
sono opportuni anche un paio di guanti da lavoro, un cacciavite, un
martello piccolo e un'eventuale sega per le cornici.
La
prima operazione è di eliminare i pezzi di vetro rotto. Nel caso che
sia possibile estrarre la lastra, anche se a pezzi, sarebbe opportuno
che si misurasse almeno la sua larghezza, importante per il nuovo
vetro. Nel caso che ciò non sia possibile si dovrà misurare
nell'infisso ciò che serve.
Dunque ecco i singoli passaggi prendendo come esempio un balcone, ma la
procedura è identica per tutti gli altri casi:
- la lastra rotta deve
essere eliminata con cautela, indossando dei guanti adatti a non farsi
male alle dita;
- una volta che siano
stati tolti tutti i pezzi dall'infisso, è necessario controllare da
dove il vetro sia stato messo in opera;
- potrebbe
essere dall'alto, ed è la condizione in cui l'infisso abbia una fessura
nella parte superiore attraverso la quale infilare il vetro, oppure
esso sia posto in opera togliendo le cornici sui quattro lati dell'anta;
- si
controlla tutto ciò vedendo se esistono cornici sulle due facce
dell'infisso e infilando un piccolo cacciavite dentro la parte alta
dell'anta dove potrebbe essere la fessura;
- in
genere le cornici dimostrano che il vetro non sia stato infilato
dall'alto, mentre la presenza della fessura dovrebbe confermare
l'ipotesi contraria. Tuttavia molti infissi sistemati nel tempo, per
esempio con doppi vetri termici, potrebbero quasi certamente essere
stati posti nell'anta senza passare per una fessura dall'alto, pure
presente. In questi casi si deve considerare di sostituire il vetro
togliendo le quattro cornici della parte interna del balcone;
- si
estraggono le cornici delicatamente usando un cacciavite sottile, in
modo da non rovinarle per riposizionarle alla fine, magari con gli
stessi chiodi se si riescono a tirarli fuori insieme agli stessi
listelli di legno. In caso contrario sarà necessario comprare altre
cornici identiche e poi segarle a misura;
- la
misura del nuovo vetro, non soltanto per lo spessore, rilevabile dai
pezzi rotti, (nel caso si abbiano dubbi si può portare un pezzo dal
vetraio), deve essere presa considerando che occorrono un paio di
millimetri per lato in meno. Essi servono per far adeguare la lastra
alle eventuali imperfezioni dell'anta. Per maggiore sicurezza si
prendano con il metro rigido, almeno tre misure, una sopra, una al
centro, e una nella parte inferiore dell'anta vuota;
- il
nuovo vetro, acquistato in vetreria, deve essere trasportato con
cautela per evitare, soprattutto se troppo lungo, che si fletta al
centro e si rompa. Per questo è opportuno dotarsi di un piano di
appoggio rigido sul quale poi portarlo sul luogo della sostituzione;
- è opportuno sfilare
l'anta del balcone e poggiarla a terra o su un tavolo;
- si
spande del silicone detro la scanalatura per sigillare la lastra ed
evitare infiltrazioni d'acqua piovana, ma anche per fare da guarnizione
ed evitare che possa vibrare durante il vento o nelle fasi di apertura
e chiusura del balcone:
- quindi si poggia il
vetro dentro la sede;
- a
questo punto bisogna risistemare le cornici, avendo cura che siano
poste lungo i medesimi lati da dove siano state prelevate. Nel caso di
nuove, si prendano le misura in maniera da farle un paio di
millimetri più lunghe. Questo servirà a fletterle leggermente per
infilarle in posto e poi a fissarle con i chiodi. In questo
modo
saranno ancora più precise e faranno da bloccaggio ulteriore del vetro.
Un'operazione
che sembra lunga, ma si sono fornite tutte le informazioni per adottare
accortezza e precisione.
Il
risparmio è
evidente se si pensa che un artigiano impiegherebbe almeno mezza
giornata di lavoro, senza contare il tempo di andata e ritorno in
vetreria, ammesso che ce ne sia una in zona. Diversamente si
allungherebbero i tempi e i costi. E se ci sia urgenza?
Il fai da te, soprattutto di questi periodi, è un lavoro che dà i suoi
frutti.
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