IMPIANTI TECNICI: come sostituire lo scarico del lavello della cucina, di che cosa bisogna tener conto, la procedura e il risparmio, i costi e i tempi, tutto da questo sito

Il tubo di scarico del lavello della cucina, oppure di un qualunque lavandino con allaccio in materiale plastico, perde acqua. Lungo il muro o all'altezza del sifone si notano gocce di umidità che scendono continuamente e a nulla vale stringere qualche vite o pulire l'interno delle parti componenti.
Spesso basta ricontrollare gli allacci o operare sulle viti dei singoli pezzi, ma se si vede a occhio qualche deformazione, oppure delle lesioni capillari, allora è il momento di cambiare lo scarico. Talora è anche possibile sostituire solo qualche elemento. Qui ci riferiamo al caso di cambiare tutto, anche se la procedura vale per qualunque altro tipo di parziale sostituzione.

E' necessario sostituire lo scarico di plastica che si compone di vari piccoli tubi e di un sifone, generalmente a forma di palla, proprio sotto il lavello. Tali oggetti si vendono già pronti in tutti i pezzi, in una sola confezione e non occorre portare nel negozio di materiale idraulico la parte rotta o non funzionante: sono tutti uguali.
Per tale ragione, una volta in possesso del nuovo tubo di scarico, compreso tutti i vari allacci tra fondo del lavello e fognatura domestica, si può passare allo smontaggio dei pezzi da sostituire. Tale operazione è facile e si può attuare forzando le viti, dotate di opportuni appigli, direttamente con le sole mani. Che non si butti via nulla perché molto spesso alcune componenti sono ancora efficienti e possono essere utili in seguito. Almeno per quel che riguarda le guarnizioni.
A questo punto si è pronti per montare e avvitare le nuove parti dello scarico.

Bisogna allacciare prima di tutto la vite che riguarda il fondo del lavello, seppur senza stringere troppo, che bastano anche qui le mani. Quindi si collegano le parti delle due vaschette, se esistono, al sifone centrale dello scarico. Nel caso di una sola vaschetta l'operazione sarà ancora più semplice giacché i pezzi sono modulari e componibili.
Solo allora si infila il tubo che viaggerà verso l'allaccio alla fognatura domestica facendo bene attenzione a inserire prima la guarnizione fornita per sigillare tale allaccio. Non ancora bisogna stringere completamente il tutto, sempre con le dita.
Qualora non si abbia la guarnizione per la fognatura sarà necessario procurarsela cambiando quella vecchia, che nel punto è meglio essere sicuri. Non si dimentichi nemmeno di infilare prima gli occhielli dei tubi che serviranno a serrare le parti al sifone.
A questo punto si può stringere ogni vite, controllando se il tubo orizzontale abbia una pur minima pendenza. Se ciò non avviene significa che si può far salire leggermente il sifone dentro il tubo che va al fondo del lavello. Qualora non si riesca ancora nell'intento, bisogna segare con una sega per ferro una porzione di tale tubo, oppure si può usare quello vecchio se in buone condizioni.
Se non vi fosse pendenza nell'allaccio sifone/fognatura domestica significa che l'acqua ristagnerebbe lungo il tragitto e a lungo potrebbe intasare, con i pur piccoli rifiuti che contiene, lo scarico intero.
Ogni tanto è bene svitare la parte bassa del sifone e pulirlo, ma se tale operazione è richiesta troppo spesso vuol dire, appunto, che la pendenza di sui si è detto non c'è. E questi sono gli inconvenienti.
Il lavoro da fare non è difficile e il tutto si può realizzare senza attrezzi: basta stringere con le mani.

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