Tutti
sanno che la doccia fa risparmiare acqua calda e, quindi,
combustibile necessario al riscaldamento della stessa. Ci sono anche
altri fatti da considerare, ma si può avere un'idea su quanto costi
fare una doccia leggendo le indicazioni di questa pagina.
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Il
costo del metano da riscaldamento degli ambienti, come altri tipi di combustibile
a ciò destinati, è aumentato considerevolmente negli ultimi tempi. Se
possa diminuire, è difficile da credere soprattutto se si
pensa
che si tratta quasi sempre di energia da fonti fossili.
E' molto interessante conoscere il consumo, al riguardo, di una doccia che normalmente si fa in casa. In questo modo ci si può orientare su come procedere per ottenere qualche risparmio che non fa mai male. Vediamo che cosa valutare.
Nella
doccia è molto importante il diffusore di acqua che, bagnando la
persona tramite numerosi piccoli fori, riesce a inglobare anche l'aria
nel getto in maniera che ci sia maggiore aspersione e aumento
della superficie trattata. Ci si chiede, però, quanto può costare, in
termini di consumo di combustibile, una normale doccia.
Bisogna allora stabilire che cosa valutare. Difatti la doccia può essere fatta con il rubinetto al massimo, con la chiusura dello stesso quando ci si insapona e con una temperatura non bollente, come pure molti, invece, gradiscono. O il contrario. Dunque, qui ci si baserà su una temperatura normale, su un getto di acqua calda continuo per la durata di dieci minuti e sull'apertura al limite minimo che consenta di ottenere tutti i fori del diffusore in grado di schizzare acqua. In questa condizioni una doccia consuma esattamente 0,20 metri cubi di metano ossia un quinto di mc. che, a conti fatti e a prezzi attuali, (dicembre 2013), costa circa 20 centesimi, più o meno e compreso IVA. Naturalmente non si è considerato la distanza dalla caldaia che potrebbe far aumentare la dispersione termica dei tubi dell'impianto, né la temperatura esterna che, in inverno, incide più che in estate. Ma si tratta sempre di valori di poco conto. E' parimenti ovvio che se la doccia dovesse durare venti minuti, come succede per chi abbia capelli lunghi, o si diletta e si rilassi a stare sotto il tepore di una pioggia calda, allora bisogna anche raddoppiare il consumo, come occorre aumentarlo nel caso che il diffusore sia tenuto alla massima pressione. I consumi per il riscaldamento degli ambienti, tuttavia, incide molto di più sulla bolletta del gas e sul portafolgio di chi paga, che non il fattore doccia.
Si
ottiene risparmio utilizzando la doccia per i sufficienti 10 minuti,
basta abituarsi e avere anche un orologio da controllare perché,
talvolta, ci si dimentica del tempo che scorre. Poi basta aprire il
rubinetto fino al minimo indispensabile per avere una pressione
adeguata: non c'è bisogno, difatti, di aumentarla senza che se ne
tragga beneficio. Per quanto riguarda il sapone, bastano tre insaponate
e tre risciacqui, magari tutto con il doccia-schiuma o con lo stesso
shampoo che è un sapone a tutti gli effetti e vale anche per il resto
del corpo, non soltanto per i capelli.
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