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Impianti tecnici: il camino che fa fumo
Non sempre, una volta che si è costruito un caminetto in un'abitazione, poi tutto funziona egregiamente. Talora esiste il problema del tiraggio della canna fumaria che manda il fumo dentro la stessa casa. Allora come rimediare senza dover demolire e poi ricostruire qualcosa di piuttosto costoso? Lo spieghiamo in questa pagina: basta un po' di buona volontà senza far intervenire un impiantista esperto.

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Il problema
Il camino, nonostante sia bello e riesca a creare l'ambiente domestico che più ci piace, fa fumo. Anche se non sempre, esso riempie la stanza di cattivi odori e di continui fastidi per gli occhi, oltre alla polvere che il pessimo tiraggio verso l'esterno crea negli ambienti abitati. Bisogna porvi rimedio se si vuole continuare a tenerlo acceso.

Che cosa usare?
Non occorrono troppi materiali per trovare una soluzione che, il più delle volte, riesce molto bene. Difatti il camino non può essere costruito senza tener conto di vari fattori tra i quali:
  • l'altezza della canna fumaria verso il comignolo;
  • il diametro del tubo di scarico;
  • la presenza di una presa d'aria di entrata che faciliti il percorso dei fumi verso l'esterno;
  • l'ampiezza della parte frontale del camino;
  • l'altezza di questa zona;
  • la profondità del caminetto;
  • la posizione del comignolo.
Non soltanto, perché ci vorrebbe uno studio e un calcolo che conoscono bene i professionisti del ramo. E non ci si riferisce a chi questo camino lo installi.
Vediamo perciò come fare da sé senza spendere soldi in attesa di una insicura soluzione.
Ci si doti, al riguardo, di una striscia di compensato o di masonite alta circa la metà della parte aperta verso il fuoco e lunga come quest'ultima. Si può usare anche il cartone pressato, anche se è necessario, in questo caso, una maggiore attenzione nella procedura. Quindi serve una sega, ma se ne potrebbe fare a meno se sia possibile mandare più in alto questa striscia di compensato di cui si è detto, oppure un paio di robuste forbici se si adopera il cartone.
 
La procedura
Il materiale serve a chiudere, provvisoriamente, la zona in alto verso la bocca del fuoco del camino. Si accende la legna e si prova con una chiusura di cinque centimetri per volta, partendo dall'alto, fino a trovare una posizione della striscia di compensato che eviti il ritorno del fumo nella stanza.  A quel punto si segni con un pennarello il punto sul compensato dove fissare la nuova chiusura verso il camino.
Per controllare ci si può piegare a vedere il percorso del fumo: esso dovrebbe tentare di rientrare nell'ambiente ma trova in basso aria fredda che, invece, è come una barriera contro di esso. Per tale motivo il fumo è costretto a salire verso la canna fumaria, bloccato dalla nuova striscia di compensato che ha abbassato l'apertura del camino.
Non importa se qualcosa passa tra questa striscia provvisoria di materiale e la parte fissa. Una volta che si è stabilita la posizione della chiusura da realizzare in aggiunta, si procederà con altro tipo di materiale. Difatti il passo successivo è quello di farsi costruire, della curvatura simile a quella della bocca del camino, in aderenza, una striscia, questa volta di metallo, anche di rame, se piace, delel dimenzioni come il modello di compensato. Tale nuovo elemento sarà poi saldato alla zona del camino che chiudeva, inizialmente, la parte alta della bocca verso il fuoco. In tal modo l'apertura verso l'ambiente abitato sarà più bassa, ma il fumo non entrerà più nella stanza.
Un consiglio finale è di provare il camino, prima di saldare il nuovo pezzo, con vari tipi di carico, come lo si usa normalmente nella casa. E poi provvedere a chiamare un fabbro per la sistemazione.
La forma che si è avuta con il compensato o il cartone, servirà all'artigiano per costruire il pezzo di metallo.
   
Il risparmio
Un artigiano forse saprebbe trovare una simile soluzione ma partirebbe, sicuramente, dall'altezza de comignolo, dalla larghezza della canna fumaria e dalla posizioe del tetto nell'ambiente specifico urbano o di campagna. Quasi che si dovesse spostare una montagna o abbassare il tetto del vicino.
Se non si vuole far intervenire un esperto in caminologia, materia che si studia alle università, si può fare da sé, come si è appena suggerito.
Tutto già più volte provato.

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