E'
effettiovamente un'impresa mettersi a leggere e voler capire una
bolletta del gas. Troppe numerose le sigle, senza alcuna spiegazione di
cosa significhino, troppi calcoli astrusi che non aiutano chi vuole
scegliere un fornitore invece che un altro, o cambiarlo per un
risparmio qualsiasi. In questa pagina aiutiamo a capirci qualcosa.
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La bolletta del gas che
arriva nelle nostre case è alquanto incomprensibile e quasi nessuno si
cimenta nello scovare dove esista una qualche area di possibile
risparmio nella fornitura. Tanto che anche chi dovrebbe spiegare,
l'ufficio dell'azienda fornitrice, non sempre riesce nell'intento lasciando il
cittadino nella più completa ignoranza (incolpevolmente).
Qui forniamo una serie
di illustrazioni del significato delle sigle che appaiono nei calcoli
del gas. Talora sono poco differenti nella formulazione, ma si riesce a
capirle con un po' di pazienza.
A parte tutte le impioste dello Stato e degli enti locali (imposta erariale di consumo sul gas metano, addizionale regionale, IVA) che sono uguali in ogni bolletta e per ogni operatore del ramo, queste sono le componenti della tariffa, distinte per sigla e suo significato:
Tuttavia non tutte le ditte fornitrici sono così chiare e molte usano formulazioni che sono simili, anche se le sigle, quando ci sono, significano solo e quanto detto sopra.
In pratica costituisce il costo che la Società di Vendita, il fornitore del gas, deve pagare all'Azienda di Distribuzione, proprietaria della rete, per l'utilizzo della rete stessa di distribuzione. Perciò vi sono le due quote formulate in:
SMC significa standard metro cubo che si ottiene moltiplicando il consumo in metri cubi per il coefficiente C presente nella fattura. Il PCS è un valore che serve tecnicamente a convertire in euro/smc le quantità espresse in euro/gigajoule. Rappresenta il potere calorifico superiore convenzionale ed è differenziato per impianto e per anno termico. Con riferimento a quanto sopra detto delle sigle si ha che esse rappresentano dei corrispettivi stabiliti dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, quindi uguali per tutti i fornitori di gas metano:
Se la maggior parte delle sigle individuano tariffe stabilite dall'Autorità
per l'Energia Elettrica e il Gas, oppure dalle norme dello Stato, come
le imposte, allora non resta che confrontare il solo CCI, la
commercializzazione all'ingrosso del gas. E sempre con riferimento allo
stesso comune, per evitare equivoci. Ma non si confonda tale
valore che le offerte potrebbero indicare senza conteggiare le altre
componenti uguali per tutti i fornitori. Ossia si confronti il CCI di
una bolletta con quello di un'altra azienda nello stesso comune e nello
stesso periodo.
Inoltre potrebbe esserci uno sconto del fornitore del gas che, sempre in bolletta, risulta sotto al voce consumi o materia prima gas. Come si vede, anche se la bolletta è piuttosto complicata per chi ama la vita semplice, poi si riduce a un confronto di pochi valori. Ma considerando che essi devono riguardare la stessa data giacché la normativa è in continua evoluzione e le tariffe relative sono variabili. Torna al menu
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