Succede spesso,
soprattutto per gli ambienti cucina e bagno, che si debba espellere
l'aria interna e non sia possbile aprire finestre o balconi verso
l'esterno. Come può accadere d'inverno. Allora è necessario un sistema
elettrico di esplusione dei fumi, e in commercio ce ne sono parecchi e
di vario tipo. Ma quasi tutti, per le case, sono di bassa potenza e
adatti, perciò, a piccoli ambienti. Mai utili per chi deve aspirare
umidità e fumi e con una certa rapidità. |
Aspirare ed espellere
aria viziata, umida, non del tutto salubre, da un anmbiente di
un'abitazione può essere complesso se non si ha una cappa, in cuicna,
del tipo aspirante. Ossia che sia già collegata con l'esterno e sia
dotata di un apposito motore a elica o a ventola. I mobili moderni,
proprio perché devono prevedere le varie situazioni degli alloggi, non
sono già pronti per gli allacci con tubazioni che inviano fuori ciò che
aspirano da dentro. Spesso tale possibilità è solo prevista, ma con
opportune modifiche al sistema, con forature varie nei pannelli e in
divisori e muri.
Bisogna pensare che lo
stesso problema si possa riscontrare nei bagni e, con qualche piccola
modifica a ciò che si dirà in questa pagina, si potrà ottenere lo
stesso vantaggio finale.
Qui si tratta di utilizzare lo stesso motore della cappa aspirante che ha una potenza molto superiore ai piccoli aspiratori in commercio per le normali cucine di casa. Servono questi strumenti da lavoro: 1) un trapano con punte varie; 2) un martello; 3) un cacciavite: 4) un metro; 5) una matita; e questi materiali: 1) tubazioni di lastica o del tipo per pluviali, con curve opportune e tasselli; 2) filo per collegamento elettrico del motore con l'interruttore della cappa; 3) una guaina per inserire i suddetti fili nel muro, o una canaletta rigida; 4) elementi di plastica per collegare tra loro i fili staccati dal motore e quelli che serviranno da prolunga dello stesso.; 5) una griglia di plastica; 6) un pezzo di maglia metallica per l'esterno. E si procede con il lavoro.
Si
espone il problema di una cappa aspirante da cui sia asportato il
motore, tranciando a una certa distanza dallo stesso i fili elettrici,
e risistemato altrove sfruttando lo stesso interruttore della cappa.
Per casi similari occorre solo adattare l'idea.
Se siamo di fronte a un sottotetto o a un muro direttamente verso l'esterno, cambia poco. Si tenga conto che nel caso sia disponibile una carota, del tipo che usano gli impiantisti per forare muto di un certo spessore, allora è molto meglio, ma anche con il solo trapano si riesce nello scopo.
Il nuovo sistema di
aspirazione prevede che sia bucato il soffitto e sistemata una griglia
nel punto con sopra, dalla parte del piano superiore, (se è un
sottotetto dovrebbe essere vuoto e disponibile), il motore asportato
dalla cappa.
Il buco deve essere ben studiato in modo da avere l'aspirazione il più possibile vicino alla cucina e alla zona dove si scola la pasta che, notoriamente, è fonte di umidità dovuta al vapore acqueo. Quindi si segna il centro nel soffitto del solaio che divide la cucina dal sottotetto, e si comincia dal basso a forare con il trapano. Poi si passa nel sottotetto e, con lo stesso diametro studiato, anche in base alla grandezza del cerchio del motore che aspira, si segna dove continuare a forare. Si fanno tanti fori passanti sulla circonferenza finchè non restano che minuscole porzioni di solaio che si possono abbattere con un martello. Si faccia attenzione, allora, di procedere dal basso per evitare polvere e cadute di materiali sul pavimento. Nel caso di solaio eseguito con pignatte il buco è ancora più facile perchè si può rompere una di esse solamente con il martello, senza troppa foga.
Per collegare i
fili lasciati appena tranciati verso l'interruttore ancora sullo
scheletro della cappa in cucina, bisogna forare sul lato più
conveniente lo stesso solaio per lasciar passare una guaina che
conterrà i cavi. Se è complicato tagliare in verticale una zona di
divisorio o muro, allora si può adottare il sistema delle canalette
rigide che si lasceranno passare su uno spgolo dell'ambiente, e poi
fino al sottotetto dove i fili andranno collegati con quelli del motore
appena anch'essi tranciati. Si faccia attenzione a mantenere i colori come sono verso l'interruttore, specialmente se siamo in presenza di doppie o triple velocità del motore. In quel caso i fili sono tre oltre la massa. Se nel sottotetto abbiamo tubi di pluviali possiamo collegare a essi la stessa massa, quella con il cavo a strisce verde e giallo, che è indipendente dall'interruttore. Dopo di ciò si passa alla sistemazione dei tubi di collegamentro con l'esterno. Qualora non vi sia possibilità di usare fori già esistenti, si bucherà alla stessa maniera il tetto o il muro laterale. La parte terminale del tubo deve avere una protezione per evitare che animali di ogni tipo possano penetrare attraverso di essi, ed essere dotato di una curva che impedisca all'acqua piovana di entrare. Basta aggiungere una maglia metallica del tipo flessibile, ce ne sono in commercio e si vendono nei negozi per il faidate a metro da assicurare alla parte terninale del tubo con una cravatta.. I tubi devono essere bloccati con gli appositi allacci per i muri. Sono delle cravatte dotate di viti per sorreggere ogni tubo in base al suo diametro e di tasselli da infiggere nella parete dove fissare. Tutto sembra difficile, ma ci vuole solo un po' di buona volontà. Poi si avrà risparmio e uso di una cappa quasi inservibile, oltre a un sistema che tira davvero fuori l'aria da espellere in pochi minuti. Il motore, in questi casi, ha almeno 100 o 150 watt. E si evitaranno pure formazioni di muffe sulle pareti interne. Torna al menu del fai da te con molte altre informazioni inerenti l'argomento trattato in questa pagina. |
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