I
fornetti elettrici sono ormai entrati nelle nostre case per il loro
costo contenuto e per la rapidità con cui raggiungono le temperature
impostate. Tuttavia spesso avviene che essi non arrivino a quanto
servirebbe, per esempio, per cuocere in maniera perfetta una pizza al
pomodoro. Che fare? Un semplice trucco per non dover comprare forni più
potenti.
|
Quando
s'infila una teglia con cibi da cuocere in un fornetto elettrico e
s'imposta la manopola sul massimo della temperatura, spesso notiamo che
il risultato sia scarso. Ciò dipende dalla non sempre esatta
indicazione dei gradi e dalla mancanza di temperature alte nella stessa
manopola. Il massimo, il più delle volte, pare che sia 230 gradi. Come
fare per raggiungere anche i 300°?
Basta
un semplice cacciavite, un po' di pazienza e una tronchesina per le
unghie. Oltre a dieci minuti di tempo. Poi occorre un tavolo e una
sedia dove mettersi all'opera. Ed ecco la procedura da seguire.
La
seguente procedura è stata usata su un fornetto De Longhi, ma essa è
estensibile anche ad altri prodotti simili per il fatto che i
termostati che montano tali elettrodomestici sono del tutto simili. La
differenza consiste nel fermo che i costruttori posizionano nella
manopola di scelta della temperatura massima. Ecco come rimuoverlo dopo
aver svitato il coperchio sul lato di tale manopola. In genere occorre
togliere l'intero lato del forno, ma ci sono poche viti al riguardo.
Il termostato è un piccolo aggeggio che sfrutta la dilatazione termica dei corpi metallici. In modo tale che un minuscolo interruttore, tramite un contatto a scatto, secondo come s'imposta la temperatura, farà accendere e spegnere il forno stesso. Ossia le resistenze elettriche, secondo che i gradi siano meno o più di quanto indicato nella manopola. Anzi, vi è da dire che essa non sempre è tarata nel modo giusto. Dunque, se si esamina tale manopola, sempre di plastica, quando la posizioniamo sul massimo della tenperatura, notiamo che esiste un piccolo elemento che fuoriesce dal cilindro che essa sorregge. Fino a bloccare l'ulteriore avanzamento verso gradi superiori. Ma il termostato non ancora ha raggiunto il suo massimo, testimoniato da un altro fermo, questa volta di metallo, che si vede nei suoi pressi. Basta girare più volte la manopola delle temperatura per rendersi conto di come avviene la cosa. Allora si prende la tronchesina per le unghie, o un altro attrezzo simile, come il normale tagliaunghie, e si taglia fino a eliminare il fermo di plastica e rendere la manopola libera di andare avanti fino al fermo del termostato. Il risultato? Si dovrebbero raggiungere anche 300° o poco meno. Ma sufficienti per far cuocere che è una meraviglia, una pizza al pomodoro o rosolare ciò che ci piace cucinare. Si rimonta il tutto ed è fatto. Naturalmente sempre che non esista un qualche valvolino che misura la temparatura massima del forno. Ossai che funga da controllo che tutto funzioni senza oltrepassare i dati limiti di gradi. Nel caso che ci fosse un tale sistema di controllo, occorre eliminarlo con un filo che bypassi la suddetta valvola.
Il
risparmio consiste in una migliore cottura dei cibi, ma soprattutto nel
non necessario acquisto di un nuovo e più potente forno elettrico,
(costo almeno 50 euro). Anche perché, stranamente, in commercfio se ne
trovano pochi che arrivino ai 270° gradi. Dunque siamo anche oltre con
un semplice intervento. E nessun rischio per l'aumento della
temperatura interna: i fili e gli altri componenti sono studiati per
resistere ben oltre. Del resto non sempre e tutto si cucinerà a
trecento gradi!
Torna al menu
del fai da te con molte altre informazioni inerenti
l'argomento trattato in questa pagina.
|
|