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Elettrodomestici: la lavatrice Hoover
Quando bisogna acquistare un elettrodomestico è bene informarsi prima di scegliere, difatti spesso non si conoscono già in precedenza tutte le caratteristiche e gli eventuali difetti. In questa pagina si parla di alcuni inconvenienti incontrati con il modello DYM33 della marca Hoover che, poi, sarebbe della Candy. L'ufficio assistenza di tale ditta, difatti, ci ha risposto a una nostra lamentela sul prodotto. Vediamo di che si tratta.

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Il problema
Chi spende di più per acquistare una lavatrice crede di aver fatto un affare che farà risparmiare sul tempo e darà un risultato più apprezzabile di altri casi. Eppure non sempre è così, come si dirà di seguito. Difatti al costo alto non sempre corrisponde una qualità dell'efficienza. Talora si tratta solamente di politica della ditta costruttrice e i vantaggi si perdono nelle funzioni che non sono adeguate alla famiglia.
Ecco un esempio.

Lavatrice Hoover modello DYM33
Il costo di questo modello è piuttosto alto, verso i cinquecento euro. Si tratta, in effetti, di un prodotto dall'aspetto molto sofisticato, a giudicare dalla manopola che fornisce una grande diversità di lavaggi. Inoltre ha le dimensioni ridotte e, si sa, questa caratteristica incide parecchio sul prezzo in quanto, in commercio, ci sono poche richieste al riguardo.
Tuttavia, aldilà di ciò che la lavatrice fa egregiamente, bisogna rimarcare uno svantaggio che rende il lavaggio dei panni piuttosto fastidioso e l'estrazione degli stessi dal cestello molto faticosa.
Il primo inconveniente è che questo modello della Hoover ha un sensore interno che valuta, così hanno risposto all'ufficio assistenza della Candy di Milano, l'equilibratura del carico(?), proprio così. Cioè se i panni sono spostati di lato, dovrebbe essere questo l'italiano, il comando automatco di intraprendere la centrifuga non si attiva e il carico resta così e fermo, in ammollo.
Ciò significa che bisogna tirare fuori tutta la biancheria bagnata e poi rimetterla nel cestello sperando che la centrifuga riparta. E riparte una volta ogni tanto, talora bisogna ripetere l'operazione tre o quattro volte. Si può immaginare che razza di aiuto sia l'elettrodomestico in questione.
Ma vi è di più. I panni si arrotolano fino a diventare un pallone da basket. Evdentemente il cestello non li mantiene, durante i suoi giri in un verso e in un altro, nella posizione ottimale. A meno che non bisogna poggiare ciò che c'è da lavare in un certo modo che nessuno, tanto meno il libretto di istruzioni, dice. Questo significa che, quando bisogna tirare fuori il contenuto dal cestello, sia per fine lavaggio, sia per cercare di far avviare la centrifuga, si ottiene un cumulo di roba da srotolare. Se sono ancora bagnati, si inonderà la casa di acqua.
 
I vantaggi e gli svantaggi
I vantaggi di questo prodotto sono che si possono scegliere numerose tipologie di lavaggio, ma ci si chiede a che serve se anche le lavatrici dal costo molto minore, (diciamo attorno a duecento euro), lavorano allo stesso modo e con maggiore praticità. Forse solo il fatto che, con oblò sul davanti, si può avere una minima profondità, nel caso di ambienti angusti. Troppo poco, basterebbe scegliere il carico dall'alto che non inciderebbe sullo spazio necessario per aprire l'oblò e sistemarsi davanti a prelevare o a infilarvi dentro il carico.
Gli svantaggi sono questi due elencati sopra e qui si ripetono in breve:
  • non centrifuga spesso e volentieri;
  • i panni si arrotolano a formare una palla.
Se si considera anche il prezzo del prodotto, siamo di fronte a un articolo che non riceve il nostro giudizio positivo. Ancor più che l'assistenza non ha risolto il problema. Gli stessi tecnici arrivati sul posto hanno detto che sono a conoscenza del difetto. E basta.
"Alla faccia del bicarbonato di sodio!" diceva Totò.

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