Nelle
cucine della nostre case non sempre trova posto una lavastoviglie, un
elettrodomestico che è paragonabile, per la sua funzione, alla
lavatrice per i panni. Ma quali caratteristiche deve avere? E
che
utilità può svolgere nell'economia di una famiglia?
Si spiega tutto in questa pagina. |
Chiunque
cucina a casa, sa che occorre lavare le stoviglie: piatti, bicchieri,
posate, tegami e pentole sono all'ordine del giorno. Esiste il
rubinetto, il detersivo, l'acqua e i guanti per non bagnarsi. Oltre
all'olio di gomito. Ma si può ovviare a tutto questo lavoro con
un elettrodomestico: l'acquisto di una lavastoviglie. Eppure bisogna
conoscere tutte le problematiche che possono sorgere dal momento che
entra a far parte della familgia anche un altro apparecchio elettrico
come moltissimi già ce ne sono.
Qualcuno
potrebbe pensare che risparmia comprando un modello che sia piccolo,
stretto più che altro e, perciò, capace di lavare meno piatti
contemporaneamente e, quindi, consumerebbe meno. Oppure c'è poco spazio
per questo elettromestico e bisogna cercare di infilarlo dove sia
possibile.
Non è sempre così. A parte il fatto che il consumo non è inferiore quando l'apparecchio sia più piccolo, si perderebbe, nel caso, la possiblitò di fare un solo lavaggio, magari a fine giornata, con tutte le stoviglie del pranzo e della cena. Minore consumo di energia elettrica e minore impegno del motore, della pompa e di tutto il resto. Per quanto riguarda lo spazio a disposizione, in verità è un dato di atto, sebbene bisogna studiare come trovarlo anche spostando qualche altro mobile. Ma non è solo questo. La lavastoviglie ha bisogno di tre tipi di allacci diversi:
Il tubo di scarico della lavastoviglie dovrebbe avere una certa pendenza per evitare che si formino sacche di acqua sporca che, a lungo andare, soprattutto in caso di inutilizzo dell'elettrodomestico, possono causare puzze dentro di esso. Oppure si può avere uno scarico inverso se, come spesso succede, si allaccia lo scarico dell'apparecchio nei pressi di quello del lavandino. In questo caso, quando si manda via da qui acqua in abbondanza, ci potrebbe essere un travaso verso la lavastoviglie che ha il suo scarico più in basso, poco più su del livello del pavimento. Allora si verifica anche che, aprendo lo sportello, ci si accorga che ci sia acqua nella vasca di lavaggio senza capire da dove possa provenire. Invece il problema è quanto appena detto. Se ne tenga conto. Il consumo è relativo, tutto dipende dal programma di lavaggio. Se c'è un assorbimento di 2000 watt, si avrà un consumo di un chilowattora, impostando il programma che lava in circa mezzora.
E'
fuori di dubbio che la lavastoviglie sia un elettromestico che non
dovrebbe mancare, soprattutto se la famiglia sia composta anche da
figli. Il costo dell'apparecchio non è eccessivo e con meno di
quattrocento euro si compra un buon modello e di buona marca.
Per risparmiare nei programmi di lavaggio è necessario eliminare, con un apposito spazzolino, i rimasugli di cibo dai piatti e passarli velocemente sotto acqua corrente. Questo è un modo per poter lavare con un programma rapido che dura trenta o quaranta minuti. I detersivi per lavastoviglie non sono molto diversi fra loro, per questo non conviene spendere per marche famose: basta acquistarne uno in polvere dal nome poco noto e provarlo. Occorre caricare il sale per il lavaggio: si può usare il normale cloruro di sodio, il sale grosso da cucina, che costa meno di quello specifico più puro. Ogni tanto, però, specie se l'acqua e ricca di calcio, è dura, vale la pena di usare quello per lavastoviglie. Il brillantante non svolge particolare utilità. L'importante è l'igiene. Torna al menu
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