Il
gesso serve in una moltitudine di casi e non tutti legati al mondo
dell'edilizia. Il fatto è che si tratta di un impasto che fa presa
velocemente e si presta, perciò, a operare dove sia importante bloccare
qualcosa che serva subito. Però ci sono anche degli inconvenienti che è
giusto conoscere per evitare danni nei momenti successivi.
Si spiega come procedere in questa pagina. |
Si
deve chiudere un foro nel muro, non troppo grande, nel qual caso
sarebbe meglio utilizzare malta di cemento e cocci di terracotta.
Oppure sia necessario ottenere un calco preciso di una forma da usare
per modanatura, una rifinitura su un contorno, per esempio. In tutte
quelle circostanze che serva rapidtà di lavoro, esiste il gesso: un
materiale che, mescolato con acqua, diventa una malta lavorabile nel
breve periodo, prima che si solidifichi e indurisca.
Gli elementi che
compongono questo particolare impasto sono soltanto due:
1) gesso in povere; 2) acqua. Le proporzioni da usare dipendono soprattutto dalla qualità che si richiede all'impasto stesso, nel senso che maggiore sarà il quantitativo di acqua e più liquido apparirà il risultato del composto. Ma sarà anche più gonfio alla fine e con capacità igroscopiche quando sarà solidificato. Ciò porterà a un inconveniente di cui si dirà di seguito. Se invece bisogna lavorare per piccoli quantitativi di materiale, sarà bene aggiungere una parte di qcaua alla polvere di gesso in modo che la proporzione fornisca una crema abbastanza pastosa e, pertanto, lavorabile.
Infine si ricordi che più si mescola, maggiore sarà la velocità di solidificazione. Insomma si deve lavorare a piccole porzioni. Per questo il gesso, in edilizia, serve solamente per chiudere dei buchi, sigillare zone che non contengano ferro, (che si arrugginirebbe nel tempo), e bloccare ciò che deve entrare in funzione subito. Si pensi a una scatola per i fili elettrici che deve reggersi presto nella posizione in cui la mettiamo nello spessore della parete.
Bisogna tenere conto delle seguenti controindicazioni per le quali è facile prestare attenzione al momento dell'intervento: 1) il gesso si gonfia con l'acqua che riceve nell'impasto e aumenta di volume; 2) la stessa acqua si prosciugherà con il tempo lasciando una serie di minuscoli vuoti dove sarà assorbita l'umidità presente nell'aria o nella parete; 3) a seguito di questa fase di assorbimento di umidità, il gesso si gonfia di nuovo e potrebbe spaccarsi, oppure sfarinarsi. Per tale ragione non bisogna usare il gesso nei pressi di finestre e balconi o porte che si affaccino verso l'esterno, da dove è facile che possa penetrare acqua piovana. Nè va utilizzato dove ci sono elementi di metallo in quanto ci sarebbe una reazione chimica che porta tali metalli a corrodersi. Mai usare il gesso nei pavimenti e nei solai perché sono superfici orizzontali dove è sempre possibile che arrivi acqua, con tutte le conseguenze del caso. Nè va usato sotto le piastrelle, pure nei rivestimenti, le quali, con il tempo, potrebbero scoppiare per aumento di volume del gesso stesso. Meno che mai il gesso va inserito a bloccare le tracce nei muri di tubazioni di impianti che usino rame o ferro. Per il resto è un materiale generoso che si presta a svariati utilizzi.
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