Chiunque
lavori nel fai da te sa come gli attrezzi siano indispensabili, talora,
per ottenere risultati a regola d'arte. Non riguardano solamente la
precisione ma anche, e soprattutto, la rifinitiura degli oggetti, oltre
che un consistente risparmio di tempo. Per tale ragione una mola da
banco, dal costo molto contenuto, è utilissima per smerigliare
specialmente prodotti di metallo, ma adoperabile anche in altri casi.
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Quando
bisogna affilare un coltello, un paio di forbici, una cesoia o un altro
attrezzo che si adopera nel fai da te, nel giardino, nell'orto o nella
casa, è necessario dotarsi di uno strumento che si chiama mola da
banco. Si tratta di una macchina a motore che è chiamata anche
smerigliatrice. Essa, però, per le sue ruote adatte a grattare, secondo
la grana, ogni tipo di materiale, si rende utile anche per altri casi.
Può servire a rifinire, per esempio, il bordo dei tacchi sostituiti in
un paio di scarpe.
La
mola, da banco in quanto si poggia su un tavolo da lavoro e si fissa
con alcune ventose di cui è dotato l'attrezzo, (qualora il piano sia
perfettamente liscio), oppure con viti e sistemi permanenti, è una
macchina dotata di un motore e di una o due ruote di diametro
variabile, intorno alla decina di centimetri. Nel caso di due ruote,
adatte a grattare i materiali che vi si poggiano mentre esse girano, si
avranno le superfici di contatto con due grane diverse (una grossa e
l'altra fina), come nella carta vetrata, per affilare o rifinire
prodotti della lavorazione.
La mola deve essere fissata in qualche modo al piano di appoggio in quanto, durante il movimento delle ruote, si genera anche un movimento, lento ma continuo, dell'intera attrezzatura che non facilita il lavoro. Questa smerigliatrice, se usata per affilare attrezzi da taglio, come può essere una scure, necessita di una certa esperienza nell'operatore. Difatti non è semplice ottenere un filo della lama tagliente al punto giusto. Si correrebbe il rischio, senza la giusta attenzione, di ottenere bordi non diritti oppure poco efficaci per la presenza di graffi e scalfitture. Chi sia orientato a operare per questo obiettivo, deve fare prima delle prove. Si presti attenzione anche al verso con cui girino le ruote. Difatti occorre mantenere il pezzo da lavorare in modo che, in caso di perdita di contatto con le mani, esso possa essere spostato verso l'interno e non lanciato, pericolosamente, contro chi opera. In genere il movimento è dall'alto verso il basso e il dentro. Quindi, in questo caso, l'oggetto su cui si opererà deve essere posto al di sotto della ruota. La mola, come tutti gli attrezzi che sfruttano l'energia elettrica, è dotato di un pulsante per l'avvio e lo spegnimento del motore. Si badi bene che, una volta spento, esso continua a girare per parecchio tempo, anche un paio di minuti. Perciò non ci si avvicini alle ruote senza la dovuta attenzione. Meno che mai con le dita. Con la confezione viene fornito anche un paio di occhiali, in plastica, per proteggersi dagli schizzi di materiale eventualmente lanciati in aria. Le ruote, comunque, sono anch'esse protette da una mascherina di plastica. Si è detto che tali ruote riescono a rifinire anche altri tipi di materiale, oltre i metalli. Dunque la smerigliatrice è adattabile pure a rifinire i battistrada delle scarpe, qualcosa di legno e di plastica e tutto ciò che sia abbastanza tenero.
La
mola, che non costa più di 50 euro per i tipi adatti alla hobbystica,
fa risparmiare notevole tempo quando bisognerebbe usare, diversamente,
attrezzature a mano, come la lima o la raspa. Viceversa fornisce la
possibilità di produrre oggetti con maggiore eleganza per quanto
riguarda le rifiniture. Dunque si tratta di un'attrezzatura che, dato
il basso costo e il poco consumo, (una normale mola da banco ha la
potenza di 250 watt), non dovrebbe mancare nel pur piccolo laboratorio
del fai da te.
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