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Attrezzi: le forbici
Esistono vari tipi di forbici, dalle più piccole per lavori di ricamo o per le unghie, a quelle grandi da sartoria. Ma tutte sono costruite allo stesso modo: due occhielli per infilarci le dita durante l'uso e due parti mobili, affilate da un lato, fissate insieme da una vite centrale che fa da perno durante il taglio.
Vediamo come risolvere un problema che si presenta quando la progettazione e la costruzione dell'attrezzo non è attenta.

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Il problema
Succede talora che la vite centrale delle forbici, per tenere insieme la due lame, ma anche per stringere e allargare la zona del taglio secondo come occorre, o semplicemente per registrare la forza necessaria, si svita da sola durante il ritorno nella posizione di partenza. Allora, un po' alla volta, abbiamo che l'attrezzo non funziona più e si deve intervenire con un giravite per stringere il perno come conviene.
Sembra che non ci sia nulla da fare contro questo evidente inconveniente dovuto a cattiva progettazione dell'utensile, invece c'è un rimedio semplice, come sveliamo nelle note che seguono.

Le forbici utili in casa
In commercio esistono varie tipologie di forbici. Da quelle grandi e pesanti per tagliare le stoffe a quelle minuscole che servono a chi lavora con precisione (ricami, piccoli tagli e simili). Il fatto che gli occhielli siano proporzionalmente più piccoli è un problema che non si riesce a risolvere, come se ugualmente proporzionalmente anche le mani diventassero meno grandi, secondo i lavori.
Ce ne sono di quelle in acciaio inox e altre solamente cromate, ovviamente dal costo inferiore, come costano ancora meno quelle che sono di alluminio o di leghe similari. Al momento dell'acquisto di un paio di forbici si controlli, con una decina di prove di tagli, che la vite resti ferma nella sua posizione, ossai non ruoti. Ma come rimediare se già abbiamo un utensile la cui vite centrale si svita da sola durante l'uso. Da che cosa dipende?
Il fatto che si allarghino le lame e tornino indietro per tagliare, genera una forza contraria al senso destrorso della vite, con la conseguenza che essa viene svitata e le forbici perdono il loro assetto. Per evitare di ristringerla di continuo con un cacciavite, allora si può ovviare nel seguente modo:
occorre una rondella conica, ossai che abbia una forma di tronco di cono e con la concavità da rivolgere verso le lame delle forbici. Poi si può stringere la vite, infilata nella suddetta rondella e nel foro delle forbici, come occorre. Però vi è anche un più efficace sistema di bloccaggio se la suddeta rondella sia del tpo seghettato, ossia tagliato, non del tutto, ovviamente, in più punti secondo la direzione del raggio e poi con le tante parti, (i settori circolari creati con i tagli), inclinate. Questo tipo di rondella non risente del ritorno indietro, nella posizione di riposo, delle forbici nella fase d'uso, poiché è capace di assorbire elasticamente lo sforzo di rotazione della vite e non vi sarà più nessuno svitamento automatico. Il problema sarà così, finalmente, eliminato.
   
Il risparmio
Il risparmio consiste nel non doversi dotare di un altro paio di forbici che non crei questo tipo di fastidio appena spiegato. E poi basta una rondellina che non costa nulla e che si può trovare anche nelle viti di qualche vecchio elettrodomestico ormai eliminato. Basta recarsi da un rivenditore che ne abbia ritirati per demolirli.

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