Quando
i rami e le radici di un albero devono essere recisi. Chi può
pretenderlo.
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LIBRO
III -
DELLA PROPRIETA'
TITOLO II - Della proprietà Capo II - Della proprietà fondiaria Sezione VI - Delle distanze nelle costruzioni, piantagioni e scavi, e dei muri, fossi e siepi interposti tra i fondi
Recisione di rami protesi e di radici Quegli sul cui fondo si
protendono i rami degli alberi
del vicino può in qualunque tempo costringerlo a tagliarli, e può
egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, salvi
però
in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.
Se gli usi locali non dispongono diversamente, i frutti naturalmente caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti. Se a norma degli usi locali i frutti appartengono al proprietario dell'albero, per la raccolta di essi si applica il disposto dell'art.843.
Per i rami
e le radici di un albero che siano avanzate fino a invadere il fondo
altri, si presentano due possibilità:
L'ultimo comma tratta del caso, invece, in cui gli usi locali dispongano diversamente. Allora, a norma dell'artocolo 843 del codice civile, il quale stabilisce che ogni proprietario di un fondo debba permettere il passaggio ad altri per recuperare la cosa propria, il proprietario dell'albero può recarsi a raccogliere i frutti caduti altrove. E' ovvio che non deve provocare danni al fondo del vicino, se non vuole pagarne le spese. Se ti può essere utile la nostra consulenza, vai a quest'altra pagina. Torna all'indice
dei diritti.
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