|
L'obbligo di dotarsi di POS è stato decretato dal DM del 24 gennaio 2014.
In esso, tuttavia, non si parla di sanzioni per gli inadempienti e,
siccome il fine è quello della tracciabilità della transazione, non
dovrebbe essere un meccanismo che non sia superabile mediante il
bonifico bancario. Anche in questo caso, difatti, resta traccia (e di ciò parla il decreto fra le premesse) del
pagamento ricevuto dal cliente e il fisco potrà effettuare tutti i
controlli del caso con estrema facilità. Lo stesso decreto rimanda
a altri momenti una eventuale regolamentazione per quanto riguarda i fatturati di
coloro che siano, allora sì, obbligati a usare il POS (acronimo di Point Of Sale, tradotto letteralmente in Punto di vendita). Restano, dunque,
alcune incertezze, almeno nella normativa finora emanata anche perché in essa si dice espressamente "i soggetti che effettuano l'attività di vendita di
prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti
ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito". Anche, ma non solo. Tuttavia qui
si spiega come affrontare il problema per chi voglia provvedere comunque
a ricevere pagamenti, da parte dei clienti che ne facciano richiesta, con carte di credito, carte di debito e bancomat.
Il sistema POS consiste in un terminale
che accetta pagamenti mediante carte di credito, carte di debito e
bancomat, ossia con la cosiddetta moneta elettronica. Con esso la banca
fornisce lo strumento tecnico, con il software incluso, che
consente di ricevere denaro inserendo la carta nell'apparecchio. Tutto
ciò sui principali circuiti di debito e di
credito, in base al contratto stipulato direttamente dall’esercente
o dal professionista con la banca o con le società emittenti le carte di credito. Per chi vuole dotarsi di POS, pertanto, occorre,:
- un contratto con la propria banca che fornirà il sistema di pagamento elettronico;
- l'apparecchio a ciò deputato;
- una linea telefonica.
Il terminale, difatti, si collega automaticamente all'emittente della carta, una volta che sia stata inserita e che sia stato digitato, eventualmente, da
parte del cliente il proprio codice, per le verifiche necessarie alla
disposizione del pagamento. E per fare ciò occorre una linea telefonica. Il terminale ha, in genere, queste caratteristiche:
- accetta
tutte le carte emesse dal circuito nazionale di debito, come
PagoBancomat, e dai principali circuiti internazionali di debito e di
credito, come VPAY, Maestro, Visa Electron, MasterCard, VISA, American
Express, Diners, JCB;
- esiste una versione standard, quando si dispone di presa telefonica e presa elettrica;
- versione
cordless, senza fili, funzionante a radiofrequenza, comunque collegato
a una linea telefonica fissa e a una presa elettrica;
- versione gprs,
tipo cellulare con scheda telefonica e batteria. In questo caso se si
è privi di rete telefonica fissa e di corrente elettrica.
- versioni con terminali speciali.
I
costi, oltre a quello per la connessione alla rete fissa o con
cellulare, sono variabili e dipendono anche dalla banca cui si ci
affida. Il
canone mensile della versione con linea telefonica costa meno della
metà di quello cordless o gprs. Nel primo caso di trovano canoni anche
a meno di 15 euro/mese, nel secondo a meno di 30 euro/mese. Attenzione
se non bisogna aggiungere le percentuali per l'accredito sul conto
corrente delle somme pagate. Anche questo, però, dipende dal contratto
con la banca, per cui conviene farsi un giro in rete a scoprire le
migliori condizioni.
La tracciabilità dei pagamenti, per
combattere l'evasione fiscale, è un tema a lungo discusso fra i
vari governi che si sono succeduti. Se sia possibile scovare i
redditi reali, soprattutto di chi lavora con partita IVA, mediante
un controllo a tappeto di ogni transazione commerciale, oppure se sia
più opportuno lasciare libertà alle persone di agire, salvo verificare
le entrate da tassare in altri modi. L'eccessiva intromissione dello
Stato negli affari privati non sempre ottiene lo scopo che si era
prefisso, inoltre le spese per continui nuovi adempimenti potrebbe
suggerire a molti di fare altrimenti. E l'evasione non si
combatterebbe. Chi, difatti, controllerà se un cliente non ha una
carta di credito, non chiede di pagare con essa e verserà denaro in
contanti senza alcuna ricevuta?
Torna all'indice di come
fare
per ulteriori delucidazioni sulla tua ricerca. |
|