Le strade
primarie Generalmente tutti i centri
urbani hanno alcune strade che
possiamo chiamare “primarie”, ossia quei percorsi che sono maggiormente
utilizzati, con più traffico (una volta solamente pedonale), più
lunghe, più
larghe e meglio mantenute per pavimentazione e aspetto. Dunque anche
con la
presenza di un numero maggiore di locali commerciali e non solo. Ne
consegue
che, giacché economicamente sono più redditizi, anche i prezzi degli
immobili
posti lungo simili percorsi siano più costosi per l’acquisto o per
l’affitto. Per la conformazione allungata
del
nostro centro storico, queste strade sono quasi del tutto
longitudinali, ma
altrove potrebbero avere allineamenti diversi: per esempio a circolo
nelle
planimetrie che si snodano attorno a un colle o attorno a un castello.
In altri
casi esiste una sola strada primaria, quando l’abitato si sviluppa
attorno a
una sola dimensione (per esempio il centro storico di Isernia). Via Tevere vista da est. Via Tevere smista solo su un lato, giacché sull’altro ha il confine chiuso delle case appartenenti alla prima fase urbana. Corso Garibaldi (nella foto è visto dal campanile della chiesa di Santa Maria), probabilmente anche per la sua posizione centrale, ha goduto nel tempo di maggiore importanza, difatti vari segni dimostrano come sia stata allargata, forse anche dopo il terremoto del 1805. Strada Manzoni vista da est. Strada Alessandro Manzoni si piega quattro volte ad angolo retto e passa, lungo il tragitto, sotto quattro portici, tanto che ancora oggi è conosciuta come “i portici”. Essa, seppure cambia nome lungo il percorso (all'inizio è denominata Via Roma), congiunge due porte della città (Porta Santa Maria e Porta San Pietro di cui si tratterà in seguito). |
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