Stima
delle vittime nel terremoto del 1805
A questo punto si può ipotizzare
quante
furono le vittime del terremoto del 1805 a Frosolone.
Partiamo dal numero degli abitanti prima
del sisma. Si tratta di quello calcolato secondo il metodo esposto in
precedenza: 5250. In alcune ricerche d'archivio si può leggere
un numero accertato di morti a Frosolone: 518. Poi abbiamo
i dati prelevabili dagli archivi
comunali sulle nascite dal 1809 in poi e il dato del censimento della
popolazione del 1861 (6246 abitanti).
Qualche tempo addietro avevo costruito
un software per ottenere una proiezione sul numero degli abitanti di un
quartiere o di un’area, al fine di programmare l’urbanistica del luogo.
Lo
scorso anno ho adattato questo stesso software, proprio per il
terremoto di
Frosolone del 1805, a calcolare il numero degli abitanti di un posto,
partendo
da una data di cui era noto il numero degli abitanti e andando a
ritroso nel
tempo. Da una simulazione per ottenere quanto indicato come morti
accertati in 518, senza
utilizzare le nascite degli archivi comunali dell’epoca, ma formulando
stime,
ho ricavato la seguente condizione: gli abitanti dopo il sisma
del 1805 dovevano essere 4732 (ossia
sottraendo 518 agli abitanti, 5250, calcolati con la stima precedente)
solamente a determinate condizioni (vedasi immagine numero 1):
1. il tasso di fecondità fosse 3,914
(ben più modesto di
quanto riportano le statistiche sull’epoca);
2.
le donne in età feconda fossero il
30% della
popolazione (valore alto pur considerando le età di inizio e fine
procreazione);
3. l’età mediana di morte fosse
impostata a 40,72 anni
(valore mediato se si pensa che solo nel 1863, primo dato disponibile,
tale età
era 49,26 e nel 1881 era di 54 anni).
La seconda simulazione (vedasi
immagine numero
2) utilizza, invece, solamente i dati comunali sulle nascite,
considerando
sempre i 6246 abitanti del 1861:
1. per ottenere il valore 4732 degli
abitanti dopo il
sisma, occorre prescindere dal tasso di fecondità che sicuramente non
poteva
essere simile per tanti anni di seguito (come invece appare dai dati
sulle
nascite degli archivi comunali, difatti nel 1809 nacquero quasi gli
stessi
bambini che nel 1851: 191 contro 194);
2. il numero dei morti è valutato in
base alla data
mediana di morte sulla popolazione del momento.
Qualcosa non è spiegabile in
entrambi i
casi. Qualora si spostasse la data mediana di morte a 37 anni, come
pure si legge
in alcune ricerche, allora si otterrebbe un numero di vittime intorno
ai 1000
indicate nel libro di Poli, nel primo caso; nel secondo caso, se si
adottasse un
tasso di fecondità di 4,5 (molto più aderente alla realtà dell’epoca)
si
otterrebbe un numero di abitanti nel 1805 pari a 3688, cioè un numero
di morti
5250-3688=1562 (immagine numero 3).
Propendo per un numero di morti del
genere per le seguenti ragioni:
- il sisma fu di
una magnitudo 6,6 cioè molto distruttivo, come asseriscono Pepe e Poli
nei loro
libri e come sostiene anche l'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia;
- avvenne a sera
inoltrata, quando non esisteva l’energia elettrica e le strade erano al
buio;
- i vicoli di
Frosolone sono tuttora stretti, all’epoca erano ancora più stretti e
molti del
tutto ostruiti dopo i primi crolli;
- non era facile
scappare verso l’esterno del paese considerando pure la trama delle
strade interne e poche uscite dal centro abitato verso l'aperta
campagna;
- le case erano
costruite con pietre e malta di calce, notoriamente friabile, con tetti
di
legno e coperti di liscie (le famose lastre di pietra che scivolavano
in strada per i tremori);
- il caos che si
generò dovette impedire qualunque organizzazione di fuga;
- nei giorni
seguenti Pepe stesso parla di catasta di cadaveri bruciati per impedire
epidemie.
Restano dei dubbi. Si consideri
che, se
si aumenta ancora il dato sulla fecondità, nella simulazione diminuisce
il
numero degli abitanti presenti dopo il sisma e, quindi, aumenterebbe il
numero
dei morti per il terremoto. Si potrebbe pure obiettare che il terremoto
non
distrusse Frosolone come si disse?