Gli angoli smussati delle case
Qualcuno
potrebbe chiedersi come mai moltissime strade del centro storico
mostrano dei piccoli smussi sugli spigoli delle case. In effetti, se
per qualche caso esso servisse a consentire la curva più agevole alle
automobili, non si spiega perché debbano esistere anche laddove si
entra in vicoletti larghi solamente un metro o poco più.
L’osservazione sarebbe pertinente se non considerassimo l’origine del
centro storico e la società del periodo cui esso si riferisce. Abbiamo
detto, difatti, che la stragrande maggioranza dei suoi abitanti, per
secoli, è stata dedita alla coltivazione dei campi e all’allevamento
degli animali. Dunque, si tornava a sera con gli asini e le loro some,
ma soprattutto con carretti trainati e carichi dei prodotti della
terra. Significa che c’era stanchezza nelle persone per il lungo lavoro
di braccia, a parte il buio per il sole ormai calato. Allora era facile
che le ruote dei carretti, ovviamente sporgenti dal resto della sagoma,
svoltassero agli incroci con poca attenzione dove strusciassero. Le
curve erano fatte dall’animale, in questa maniera, quasi di colpo e ad
angolo retto. Le ruote, che erano sul retro del traino, piegavano
contro il muro laterale. Si sa che, per evitare il consumo del
materiale, esse erano rivestite di un cerchio metallico e questo faceva
danni alle murature, se non vi era accortezza nel cambio di direzione.
L’idea dello smusso servì a evitare tali problemi alle case, ed è il
motivo che se ne trovano dappertutto. Si spiega, inoltre, perché essi
siano stati realizzati fino a una certa altezza da terra: circa un
metro e mezzo, quella che raggiunge un carretto con le sue ruote, o un
asino col carico sui fianchi.