La chiave particolare di un arco
in strada Manzoni
Si potrebbe parlare ancora molto dei particolari che illustrano
l’urbanistica di Frosolone nel tempo, tuttavia è anche giusto non
appesantire un trattato che ha l’ambizione di essere snello e leggibile
da tutti. Per tale motivo si riporta un solo altro caso di una chiave
d’arco, piuttosto interessante per il simbolo che contiene. La pietra è
poco distante, non più di cinque o sei metri dal monogramma di cui si è
detto, lungo strada Manzoni. È sul portale che immette nel cortile di
una casa di lato. Bisogna notare che anche la casa successiva ha un
cortile appena dopo l’ingresso, spazi non usuali nel centro
storico.
Potrebbe
esserci un motivo ben preciso per tutto ciò. Difatti, da ricerche in
vari documenti storici, doveva esistere un luogo chiamato “cortile
degli ebrei” a Frosolone, probabilmente nel sedicesimo secolo. Se così
fosse, anche l’iscrizione nel simbolo del sole di cui alla pietra di
fianco a questa (dunque un presunto cristogramma?), doveva leggersi
come (1)572, ossia 1572. Se così fosse, allora proprio questa parte di
strada Manzoni doveva essere il “cortile degli ebrei” di cui si è persa
traccia.
Non pare soltanto un’ipotesi con pochi e modesti indizi, difatti il
fusto della pianta (un albero di ulivo?) scolpita sulla pietra di
questa chiave d’arco contiene alcune lettere ebraiche. Ciò è stato
rilevato ingrandendo l’immagine e filtrandola con appositi software.
Non si spiegherebbe coma mai, del resto, non ci sia una data di solito
presente nelle chiavi simili ricostruite dopo il terremoto del 1805.
Ma c’è un’altra notazione da mettere in risalto. Difatti la figura,
apparentemente di una pianta, nasconde stilizzata il volto di Gesù come
anche il sole con i dodici raggi nella pietra del trigramma è simbolo
di Gesù con i suoi apostoli. Qui, per notare le fattezze di una
persona, basta osservare i primi rami dal basso (rappresentano le
sopracciglia con l’incavo degli occhi appena sotto), il fusto (il naso)
e le radici (le labbra con il mento appena sotto). Anche la forma della
pietra, ovale, somiglia al viso umano con i rami e le foglie a
raffigurare i capelli e, sui due lati, i rigonfiamenti degli zigomi.
Non è chiaro se la parte più in alto, con l’immagine tagliata di netto,
sia stata scalpellata per eliminare qualche scritta o altro, forse
com’è avvenuto anche nel sole con i raggi, sul portico a fianco.