Centri storici: Frosolone
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
L'indice di connettività urbana
 

Indice di connettività

Per indice di connettività, nel campo urbanistico, bisogna intendere il numero dei percorsi alternativi che esistono, in una città, per raggiungere un punto B partendo da un qualsiasi punto A. Si calcola sommando tutti i collegamenti possibili fra ogni due punti della città e dividendo il totale per il numero dei punti di partenza (uguale al numero dei punti di arrivo). Si tratta di una media fra tutte le singole possibilità di spostamenti. È un’operazione che si fa mediante appositi software e con l’ausilio di un elaboratore elettronico. Vuol dire che è maggiormente connessa una planimetria di un centro abitato in cui sia consentito di scegliere quale strada percorrere (alto indice di connettività), tra le tante disponibili, per andare da una parte a un’altra. Tutto ciò comporta un rapido smistamento del traffico urbano, sia esso pedonale o veicolare. Un basso indice di connettività, al contrario, significa che esiste un solo itinerario che congiunge due punti, oppure solo pochi itinerari. Comincia a essere abbastanza connessa una planimetria urbana che abbia almeno 3 come indice di connettività.
Un tempo, il traffico riguardava molto di più i movimenti di animali, specialmente nei centri abitati di montagna. Frosolone, in questa situazione, considerando che non c’era una rapidità di spostamento, doveva avere un alto indice di connettività. Difatti occorreva evitare che i tanti asini e muli, i quali trasportavano, nei fondaci sotto ogni abitazione, raccolti, provviste e materiali provenienti dalla campagna, s’incontrassero nei due sensi degli stretti vicoli. È pur vero che esistevano, ogni tanto, degli slarghi per consentire la sosta e il passaggio vicendevole, ma si creavano comunque ingorghi. Il fastidio sarebbe stato risolto soltanto con la possibilità di usare uno dei numerosi percorsi alternativi, per la medesima zona di scarico o per uscire dall’abitato.
Questa fu un’altra ragione che, a fronte delle modeste dimensioni delle strade nel centro urbano, dovette spingere gli ideatori della città a realizzare un tessuto viario con un alto indice di connettività, come ancora possiamo osservare. 
Nel disegno allegato, seppure non è possibile esaminare tutti i singoli casi di percorsi alternativi, se ne dimostra uno per tutti. 

Esempio di percorsi alternativi da A a B

Da A si può raggiungere B scendendo verso Corso Garibaldi e prendendo uno dei tanti vicoli sulla propria sinistra, per poi dirigersi verso il punto B sito in Via Tevere. Alternativamente si può scendere lungo Corso Fazioli e svoltare direttamente su Via Tevere, oppure continuare verso la chiesa di Sant’Angelo lungo Strada Mario Pagano fino a incontrare, nuovamente, Via Tevere per raggiungere il punto B. Ma esistono tantissimi altri percorsi nel caso che una delle suddette strade siano occupate o, per altri motivi, non praticabili. A conti fatti esistono, tra i punti A e B del disegno, 13 soluzioni diverse di itinerario. È ovvio che la libertà di scelta qualifica una città e la rende maggiormente funzionale, specialmente quando essa è intensamente abitata. Frosolone, nel censimento del 1861, aveva 6246 abitanti quasi tutti residenti nella zona dell’attuale centro storico. Esso, pertanto, era un continuo viavai di gente lungo i vicoli e le strade, ed era vivibile unicamente grazie al suo alto indice di connettività.

Torna all'indice generale degli argomenti sull'ambiente.