Centri storici: Frosolone
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Come indagare sul passato
 

Dove indagare per conoscere il passato

Per capire la situazione planimetrica di Frosolone non bisogna dimenticare il disastro del terremoto avvenuto nel 1805. Sicuramente le ricostruzioni non sono state fedeli rispetto a quelle precedenti il crollo e, in molti casi come appare evidente, ci sono stati trasformazioni e ampliamenti su cui è necessario indagare. Per fare questo occorre interpretare i punti focali del centro storico così come appare adesso.

planimetria delle emergenze urbane

Nel disegno si possono ricostruire le distanze e le posizioni di tre elementi ricorrenti: le porte urbane, le chiese e le piazze. In ogni caso, unendo ciascuno di tali tre elementi con un immaginario percorso via aerea, notiamo che si costruisce un triangolo più o meno retto. Non dovrebbe essere un caso che si tratta di figure geometriche simili, ossia con gli angoli uguali e con i lati corrispondenti in proporzione. Tuttavia è facilmente rilevabile che la planimetria non ha una forma triangolare, quanto piuttosto inscrivibile in un rettangolo. Dunque? Allora sarebbero quattro i lati e gli angoli, non tre.
Questa semplice osservazione mi fa intendere che ci dovevano essere altri elementi similari (in urbanistica si chiamano “emergenze”, ossia qualcosa che emerge dall’insieme ed è visibile con immediatezza). Soltanto così si ricompone quella simmetria logica nella pianta del centro storico. Significa che nella zona di Largo Belvedere, in alto a sinistra del disegno, esisteva un edificio particolare, come lo è altrove una chiesa, una porta della città e una piazza.
Non è difficile interpretare che cosa potesse essere quella costruzione che andiamo cercando. Qualcosa che non esiste più ma di cui vi è traccia nel toponimo dialettale della zona: “ru spedale”. Non si deve dimenticare che è più facile tramandare di padre in figlio il nome di una località, che ricostruire quanto il tempo ha demolito e spazzato via. Il ricordo resta vivo nelle menti e nei racconti di chi, specialmente nei tempi andati, soleva parlare ai giovani di quando lui era bambino e di ciò che aveva saputo dai propri nonni. Quando non esistevano la fotografia e altre tecnologie che documentassero la realtà, era il modo migliore per far rivivere il passato e tramandarlo. Non è un caso che ho iniziato questo scritto trattando del terremoto del 1805. Da quel momento di oltre due secoli fa è cominciata un’altra storia per Frosolone e il suo centro storico. 

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