Centri storici: Frosolone
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Le grate misteriose
 

Il mistero sulla costruzione di alcune grate di ferro

L’artigiano di Frosolone si è sempre distinto, nel passato per la sua capacità tecnica e la sua creatività. Ci sono molteplici esempi di opere, in ogni campo del sapere, che dimostrano quanta passione e quanta dedizione ci dovette essere per raggiungere risultati ancora oggi apprezzabili. Talora hanno ottenuto il massimo, se pensiamo a qualche caso misterioso. Uno di essi è costituito dalle grate che separano dall’esterno tutte le aperture a piano terra dell’edificio adiacente la porta San Pietro. Il sistema di realizzazione delle cinque grate che si possono osservare passeggiando lungo corso Vittorio Emanuele, il “mercato”, è inspiegabile.
la zona delle grate misteriose
Esse, tutte simili, hanno i ferri che s’inseriscono negli occhielli degli altri ferri, ma a “maschio e femmina”. Ossia, lo stesso ferro si infila in quello a sé perpendicolare, in un riquadro, e fa da occhiello per essere infilato dal ferro successivo, nel riquadro successivo. Mi rendo conto che è difficile spiegare e capire, figuriamoci come può esserlo anche solo a osservare il funzionamento.
Dovrebbe significare che sia stata adoperata qualche saldatura. Ma a ben scrutare tutte le giunture non vi è ombra di una simile lavorazione. Occorre precisare che il materiale è ferro e l’edificio in questione dovrebbe risalire al milleottocento.
grata
L’unica spiegazione che mi sono dato è nella forgiatura. A Frosolone è stata una tecnica ben conosciuta anche a quell’epoca. Il nostro paese è tuttora noto per le molte decine di botteghe di coltellinai e forbiciai. Tutti forgiavano i pezzi che poi montavano a formare gli oggetti da taglio.
Ma anche con questo metodo di lavoro, appare che la grata fosse molto complicata lavorarla. Occorrevano più persone contemporaneamente per evitare che il ferro incandescente si raffreddasse. Occorreva preparare gli occhielli, come si fa per quelli delle forbici, e lasciarli aperti. Dopo aver infilato, in ciascuno di essi, il ferro perpendicolare corrispondente, bisognava richiudere ogni singolo anello, scaldandolo sulla forgia e battendolo per saldarlo a farlo diventare un cerchietto. Tutto questo doveva essere ripetuto per ciascuna delle intersezioni dei ferri nella grata. Certo, si preparavano prima tutti gli anelli aperti e si incastravano i ferri nella composizione finita, ma resta la delicatezza dell’operazione.
Nonostante la ipotizzo, riesco a stento a crederci. La saldatura mediante la forgiatura, difatti, doveva essere eseguita senza che apparisse, come non appare, alcun tratto che segnasse la discontinuità delle due parti. E questo è un miracolo di tecnica, solo una grande maestria e una pazienza sconfinata potevano regalarci il mistero che oggi ammiriamo.

Torna all'indice generale degli argomenti sull'ambiente.