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L'osco nei dialetti molisani
 

La lingua osca

Le assonanze con i dialetti di oggi

Partiamo dalla iscrizione sulla pietra osca di Molise, qui trascritta da destra a sinistra e a caratteri latini, con la successiva traduzione in italiano:

bn. betitis. bn. meddíss. prúffed 
Bantis Betitius figlio di Bantis, magistrato, ordinò

Due sono le parole che si vogliono analizzare, ossia il nome Betitis e il verbo al passato remoto pruffed.

  • La prima individua una famiglia dell'epoca, quella dei Betiti. Ancora oggi, nel comune di Civitanova del Sannio, a circa dieci chilometri dal luogo del ritrovamento della pietra osca suddetta, esiste il cognome Petitti. 
  • La seconda parola, il verbo pruffed è ancora più interessante. Si tratta dello stesso verbo, trasformato in pruffediàt, terza persona singolare del passato remoto nel dialetto di Frosolone, località a cinque chilometri dal luogo del ritrovamento della pietra osca suddetta, che significa insistette sulle proprie posizioni. Non diverso da ordinò dell'antico osco.

Un'altra parola, prelevata dal libro Il Sannio e i Sanniti di E. T. Salmon, merita di essere esaminata e si tratta dell'osco mbratur (imperatore).
Nel dialetto di Frosolone esiste tuttora la medesima simile parola usata quando si parla della pera imperatore.
Ma non solo. La tipologia di vocaboli con parte iniziale priva di vocale, nel caso mb priva della vocale i, è molto diffusa nel frosolonese e non solamente. Così esistono le parole mbiett, per indicare nel petto, oppure mbazzite, impazzito, mbanat, impanato. Con la labiale p che diventa b, più dura al pari di altre trasformazioni. Come quella della s in zeta. Ciò avveniva anche nell'osco: kenzur che in latino equivale a censor (censore).
Ma anche la parte finale della parola mperatur richiama tutti i modi di finire le parole che, in italiano, sono con le sillabe finali -tore o -tori. Così putatur (potatore), muretur (muratori), metetur (mietitori), termini che si usano oggi nel Molise.

I verbi al passato remoto dell'osco terminavano spesso con la doppia t. Ugualmente nei dialetti delle zone montane molisane e non soltanto. Come nel verbo magnatt (mangiò), venett (venne), vedett (vide). 
Addirittura molto simile è il verbo osco dedícatted, (dedicò), al modo di dire la stessa parola, e con identivo significato, nel dialetto frosolonese odierno: dedicàtt.

Un verbo appare in una iscrizione presente sulla mensa dell'altare dedicato ad Apollo di Teanum Sidicinum (la odierna Teano, in Campania). Si riporta la scritta in osco, come sempre resa secondo il nostro modo di leggere da destra a sinistra, e quindi la traduzione in italiano:

...tríbuf : plífríks : appelluneí : brateís : datas : dunat
...tribuno della plebe ad Apollo, per grazia ricevuta, dona

Si nota l'esatto modi di dire, alla terza persona del passato remoto nell'attuale dialetto di Frosolone, di donare: dunàt = donò. A tale proposito è opportuno aggiungere un altro verbo che tuttora è usato e che non trova il corrispondente in italiano: addunàt. Esso significa si accorse, ossia donò a sé stesso (ad-dunàt) la percezione di un fatto.

Fust, in osco significa egli sarà, è tuttora usato nel dialetto di Frosolone con significato variato come tempo del verbo. Difatti vuol dire tu fosti.

Un'altra parola derivata dall'osco è la seguente (il primo termine è nel dialetto di Frosolone, il secondo è osco, tra parentesi il significato in italiano):
piuze, pilso (piccola mazza).

Infine bisogna anche ricordare il carattere delle genti che attualmente abitano le zone di montagna in cui esistono i resti delle mura dei Sanniti. Questo popolo, tuttora, ha un comportamento simile a quello degli antichi progenitori che amavano il teatro e la rappresentazione scenica. Ne sono prova le commedie popolari e le farse, di origine osca, che a Roma furono per lungo tempo recitate fin dagli inizi del IV secolo avanti Cristo. L'eredità fatta di ironia e sarcasmo, oltre che di battute di spirito, è facile verificarla ancora nei piccoli centri abitati del Molise.
Per un dizionario di parole in osco, con relativa traduzione, vai a questa pagina.

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