I
motivi delle azioni umane e i Sanniti
La lente davanti agli occhi di oggi
Chi si avvicina all'archeologia e allo studio di ciò che ci resta di un
mondo antico, dovrebbe sapere come siamo ora noi e come dovremmo
essere. Difatti non sono molti coloro che si accorgono che si giudica
il passato mediante gli schemi mentali dell'era moderna. Sarebbe ancora
meglio dire con le motivazioni che si sono sviluppate negli individui
del ventesimo secolo. Quando il dio denaro è diventato la ragione di
vita e il solo scopo di guerre di qualsiasi genere. Non solo, spesso si
giudicano quelle di secoli addietro, se non di millenni, fatte a colpi
di spada, con morti fisiche e non culturali, (chiamiamole così),
credendo di essere nel giusto. Nulla di peggiore della inconsapevolezza
è per l'essere umano fonte di grandi errori.
Il fatto è che non si tratta di avere una filosofia francescana, quanto di approcciarsi ai problemi del momento mediante
lo studio delle cause che determinate azioni hanno generato. Così è
difficile capire una tipologia di vita senza ritenere che potrebbe
essere arcaica e basta. Nè si comprende il valore che si potesse dare,
per esempio da parte dei Sanniti, alla natura, ai luoghi, alle stesse
divinità (la tavoletta di Agnone ne è una dimostrazione).
I siti archeologici sannitici
Molto interessante, sotto questo aspetto, è analizzare i
siti dove i Sanniti scelsero di abitare. Soprattutto nella Pentria essi preferirno montagne e posti
inaccessibili che voleva anche dire freddi e scomodi. Certo che fu una
ragione di difesa, ma non solamente per gli attacchi dei Romani a
cominciare dal IV secolo avanti Cristo. C'era molto altro ancora, e prima, a
determinare quella civiltà.
Si potrebbe portare come esempio la vita contadina fino a qualche
decennio fa, quando quella era un modo di essere, non adatta a
mettere
denaro da parte, a poter raggiungere il "benessere", parola spesso
vuota per loro come per i popoli antichi di cui si parla. Era una
scelta e il dio denaro non aveva spazio, né era necessario se tutto
avveniva mediante scambio di prodotti e molti di essi direttamente
utilizzati in famiglia.
Spostiamo questo ragionamento al Sannio di una volta ed elenchiamo i
motivi di una determinata localizzazione dei centri abitati:
- la tipologia di vita, allevamento degli animali e
agricoltura;
- rapporto intimo, divino, con la natura;
- rispetto per il territorio avvertito come la propria
casa, non è senza ragione che la stessa parola greca οίκος significa
"casa" ma anche "ambiente", e da ciò sia derivata la parola ecologia,
(in greco λόγος, significa "discorso" o "studio");
- possibilità di difesa;
- approvvigionamento idrico e di materiali per
costruire e per riscaldarsi.
Dunque i popoli Sanniti erano ecologici al massimo. Amavano il loro
territorio e nessuna brama di potere se è vero che fossero di una
modernità che nemmeno si riesce a immaginare. Organizzati in
federazione da cui si deduce il rispetto anche fra gli uomini e le
tribù di quei territori. Capaci di riunirsi per combattere chi li
minacciava, in grado di costruire mura fatte di massi giganteschi, in
luoghi che per secoli sono stati individuati come adatti solamente alle
pecore. Tuttora molti archeologi ritengono che i Sanniti fossero
solamente un popolo di pastori. Per questo, allora, le mura megalitiche
appartengono a una civiltà arcaica?
Se fosse così per quale ragione se ne parla spesso come risalenti al
massimo al IV secooo avanti Cristo? Le civiltà arcaiche riguardano
mondi precedenti il bronzo, migliaia di anni prima. La risposta,
invece, è che i Sanniti erano umili, vivevano senza credere di doversi
battere per andare oltre, nelle terre come nel "benessere". Francescani
duemila anni prima del santo di Assisi. E fu solamente la necessità di
dover cercare come sfamare le popolazioni che li spinse verso la
Campania. Avrebbero potuto distruggere Roma se, come dicono gli storici
cui si fa spesso riferimento, avevano un numero doppio di abitanti. E
alle Forche Caudine, quando ci fu la vittoria, mandarono vivi a casa i
prigionieri battuti.
Se fosse tutto dettato da altre motivazioni, le stesse che sono alla
base delle civiltà dei nostri gionri, dovremmo dedurne che essi, i
Sanniti che costruirono innumerevoli piccole città sulle montagne degli
Appennini, erano degli stupidi. Ma è inverosimile che popoli fra loro
federati fossero tutti sciocchi e per secoli.
Un motivo per scavare
Quanto sopra è un motivo per scavare, dove affiorano ancora le mura di cinta delle città, per cercare nei
siti archeologici tuttora nascosti sotto terreni incolti, dentro
boschi o su alture che nessuno mai raggiunge, la verità. Scopo
dell'archeologia è di trovare prove di ciò che si suppone o che sia
stato riportato in maniera inattendibile da chi ha scritto e tramandato la
storia. E poi la passione. La stessa che deve muovere soprattutto
i giovani che abitano, ora, in queste stesse terre sannitiche.
Non solamente nel Molise è necessario chiedere le concessioni alle
Sopritendenze, ma dovunque ci sono resti da studiare, per scrivere di
nuovo la storia dei nostri popoli.